Dazi USA sulle auto: la Motor Valley dell'Emilia-Romagna tra le più colpite
- di: Cristina Volpe Rinonapoli

A partire dal 3 aprile 2025, gli Stati Uniti applicheranno un dazio del 25% sulle automobili importate, misura annunciata dalla Presidenza americana il 26 marzo scorso. Entro il 3 maggio 2025, tali tariffe verranno estese anche ai pezzi di ricambio per automobili. La Commissione Europea ha espresso preoccupazione riguardo a queste tariffe, ritenendole dannose per l'economia europea, e ha dichiarato l'intenzione di cercare soluzioni negoziate per proteggere gli interessi economici dell'Unione.
Dazi USA sulle auto: la Motor Valley dell'Emilia-Romagna tra le più colpite
Un'analisi territoriale evidenzia che l'Emilia-Romagna è la regione italiana più esposta ai nuovi dazi statunitensi, con un'incidenza dell'1,81% sul valore aggiunto regionale derivante dall'export di autoveicoli verso gli USA. Seguono il Piemonte con lo 0,41%, la Campania con lo 0,30% e il Trentino-Alto Adige con lo 0,22%. Queste quattro regioni rappresentano complessivamente l'89,2% delle esportazioni italiane di autoveicoli negli Stati Uniti, con l'Emilia-Romagna che da sola contribuisce per il 67,1% del totale.
La filiera della meccanica e l'occupazione
I dazi colpiscono un ampio indotto, prevalentemente composto da settori della meccanica: i prodotti in metallo rappresentano il 9,3% del valore aggiunto della filiera dei mezzi di trasporto su gomma, i macchinari il 6,9% e la metallurgia il 4,2%. L'Emilia-Romagna si distingue anche per il maggior peso degli addetti delle micro e piccole imprese (MPI) della meccanica sul totale degli occupati, pari al 6,1%, rispetto a una media nazionale del 4,1%. Ciò indica che il territorio più esposto ai dazi è anche quello con la maggiore concentrazione di occupazione nell'indotto dell'automotive.
Trend delle esportazioni: segnali contrastanti
Nel 2024, l'export nazionale di autovetture verso gli Stati Uniti ha registrato una flessione del 24,2%, passando da 5,8 miliardi di euro nel 2023 a 4,4 miliardi. Tuttavia, l'Emilia-Romagna ha mostrato una crescita del 19,3% nelle esportazioni verso gli USA nello stesso periodo, migliorando il +14,4% osservato l'anno precedente. Al contrario, altre regioni come il Piemonte e la Campania hanno subito cali significativi, rispettivamente del 44,2% e del 67,3%, mentre il Trentino-Alto Adige ha registrato una diminuzione del 7,6%.
Focus provinciale: Modena, Bologna e Asti
A livello provinciale, Modena presenta la maggiore esposizione ai dazi USA, con un'incidenza del 6,10% sul valore aggiunto, seguita da Bologna con il 2,68% e Asti con il 2,16%. Queste province superano la media nazionale per quanto riguarda la percentuale di addetti delle MPI della meccanica sul totale degli occupati: 7,4% a Modena, 5,6% a Bologna e 5,9% ad Asti. Nonostante la minaccia dei dazi, nel 2024 queste province hanno registrato una crescita nelle esportazioni di autoveicoli verso gli Stati Uniti: Modena (+13,1%), Bologna (+30,9%) e Asti (+11,6%).
Prospettive future e strategie di adattamento
L'introduzione dei dazi USA rappresenta una sfida significativa per l'industria automobilistica italiana, in particolare per la Motor Valley emiliana. Le imprese del settore dovranno valutare strategie di diversificazione dei mercati di sbocco e potenziare l'innovazione per mantenere la competitività. Inoltre, sarà fondamentale monitorare l'evoluzione delle politiche commerciali internazionali e adattarsi tempestivamente ai cambiamenti, cercando al contempo di rafforzare la presenza in mercati alternativi e di alto potenziale.