Etruschi del Novecento, Allestimento | Foto: © Portanome per Fondazione Luigi Rovati
A Roma va in scena il Barocco
Una Roma cosmopolita, al centro di una complessa rete di viaggi e rapporti che trascendono confini nazionali e culturali, dall’Africa all’America fino all’Asia, va in scena alle Scuderie del Quirinale in occasione della mostra “Barocco Globale. Il mondo a Roma nel secolo di Bernini”, in programma dal 4 aprile al 13 luglio.
Realizzato con la Galleria Borghese di Roma e con la partecipazione e la collaborazione di prestigiose istituzioni e musei nazionali e internazionali, il percorso guida gli ospiti tra i capolavori di grandi maestri del Barocco come Gian Lorenzo Bernini, Pietro da Cortona, Nicolas Poussin, proiettandolo in un mondo sorprendentemente multietnico e multiculturale.
Viaggiatori, religiosi, ambasciatori e artisti arrivano a Roma da tutto il mondo con un bagaglio di saperi e culture di formidabile varietà. Alcuni vi si fermeranno per sempre; altri riprenderanno il proprio viaggio portando con sé l’esperienza e i segni di una città che sapeva comporre le diversità di sguardo sul mondo.
A Milano gli Etruschi del Novecento
Fino al 3 agosto la Fondazione Luigi Rovati di Milano ospita la mostra Etruschi del Novecento, il grande progetto realizzato in collaborazione con il Mart di Rovereto. Nel percorso i reperti archeologici e i grandi capolavori dell’arte moderna e contemporanea dialogano con documenti, libri e riviste, come testimonianza dell'interesse degli artisti influenzati dall’estetica "anticlassica" dell’arte etrusca. Da non perdere, al Piano Ipogeo, l’incontro con il Leone Urlante (1957), una figura ibrida che allude al legame tra l’arte etrusca e le sperimentazioni di Mirko Basaldella.
Nella sezione Ispirazioni, gli askoi etruschi (i vasi per liquidi oleosi utilizzati dagli antichi) rivivono nei vasi degli anni Venti realizzati da Gio Ponti in porcellana e oro.
Il tema delle figure distese, ovvero i Recumbenti moderni, riecheggia nell’opera di Leoncillo Leonardi, una interpretazione drammatica del celebre Sarcofago degli sposi di Villa Giulia, in dialogo con il Coperchio di urna cineraria, arrivato a Milano dal Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia.
Mucha e Boldini stregano Ferrara
Fino al 20 luglio a Palazzo dei Diamanti a Ferrara va in scena la bellezza al femminile con una monografica su Alphonse Mucha, uno dei padri dell’Art Nouveau, e una mostra-dossier su Giovanni Boldini, dedicata al tema del ritratto femminile.
Il ceco Alphonse Mucha giunse nella capitale francese nell’autunno del 1887, quando il ferrarese Boldini era già molto famoso e stava maturando l’intenzione di dedicarsi prevalentemente al genere del ritratto.
Come rivela il percorso, entrambi furono straordinari cantori della bellezza e del fascino della donna riuscendo a dare forma, ognuno a proprio modo, all’ideale femminile del tempo attraverso figure attraenti, eleganti e energiche, emancipate e padrone del proprio destino.
Daniel Buren in mostra a Pistoia
La Fondazione Pistoia Musei dedica un’imperdibile mostra a una delle voci più autorevoli dell’arte contemporanea internazionale.
Fino al 27 luglio Palazzo Buontalenti accoglie la mostra DANIEL BUREN. Fare, Disfare, Rifare. Lavori in situ e situati 1968-2025, un viaggio tra opere storiche e lavori più recenti, creati/ricreati
appositamente per l’occasione.
Realizzata da Fondazione Pistoia Musei e Fondazione Caript, in collaborazione con Galleria Continua, curata dallo stesso Buren e dalla direttrice di Fondazione Pistoia Musei Monica Preti, l’esposizione esplora il modo in cui l’artista francese ha trasformato gli spazi architettonici attraverso l’uso delle forme, dei colori e dei materiali, creando un dialogo tra arte e ambiente. Particolarmente interessante è il legame di Daniel Buren l’Italia e la Toscana, sviluppato attraverso lavori che l’artista ha rivisitato e ricreato in un processo continuo di fare, disfare, rifare.