La conoscenza "paradossale" degli italiani sulla risorsa acqua

- di: Valerio De Molli, Managing Partner & CEO, The European House Ambrosetti e Benedetta Brioschi, Associate Partner e Responsabile Food&Retail e Sustainability, The European House - Ambrosetti
 
Un dibattito serio e approfondito sulla risorsa acqua non può più essere rimandato. Dalla preistoria ad oggi, i rapporti dell’umanità con la risorsa acqua sono stati fondamentali per lo sviluppo delle società e delle economie: la storia dell’uomo è indissolubilmente la storia del suo rapporto con l’acqua e la sua gestione riflette il modo in cui i popoli e le comunità concepiscono il loro rapporto con la natura.
La quarta edizione della Community Valore Acqua per l’Italia1, in continuità con quanto fatto lo scorso anno, ha realizzato una survey ai cittadini italiani per monitorarne la percezione sul valore dell’acqua, sugli effetti del cambiamento climatico e le abitudini di consumo. La survey è stata somministrata durante il mese di settembre 2022 ad un campione rappresentativo di 1.000 cittadini italiani.
Dall’analisi dei risultati della survey emergono dieci paradossi che sottolineano come sia necessario, ancora e sempre di più, favorire la diffusione di una nuova cultura sulla risorsa acqua nel Paese.

La conoscenza "paradossale" degli italiani sulla risorsa acqua

IL PARADOSSO «NIMBY» DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Il cambiamento climatico è la 3a priorità del Paese per i cittadini italiani (era al 2o posto lo scorso anno), ma rappresenta un problema ancora lontano dal proprio territorio (dove viene considerato il 4° problema). Si conferma un approccio «NIMBY» («Not In My Back Yard») verso il fenomeno, che esiste ma i cui effetti sembrano ancora lontani dalla propria area di residenza.
Lo scostamento tra la percezione del problema a livello nazionale e locale con riferimento ad Ambiente/Cambiamento climatico è il secondo più negativo, con una differenza del 21%, secondo solo alla voce Giustizia.


IL PARADOSSO DEL CITTADINO IN CRISI

Nonostante l’anno di crisi inflattiva, di forte calo del potere d’acquisto delle famiglie e di crisi climatica sempre più evidente, i cittadini italiani sono meno preoccupati di occupazione ed economia e ambiente rispetto al 2021, con contrazioni rispettivamente di -5,3 punti percentuali e -1,9 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione.
Al contrario, aumenta la preoccupazione per la sanità anche se l’emergenza pandemica sta lentamente rientrando (con un incremento di 5,9 punti percentuali rispetto al 2021).
IL PARADOSSO DELLA CRISI CLIMATICA

Nonostante i cittadini siano consapevoli che il 2022 sia stato l’anno più caldo e siccitoso della storia italiana (e spesso ne abbiano vissuto le conseguenze), si dichiarano meno preoccupati rispetto allo scorso anno per i fenomeni metereologici estremi. Quasi 7 italiani su 10 sono infatti consapevoli che il 2022 sia stato l’“annus horribilis” del cambiamento climatico in Italia, anche alla luce delle restrizioni subite (a partire dal divieto di irrigazione dei giardini e dal razionamento di acqua nel proprio comune).
Tuttavia, i cittadini si dichiarano meno preoccupati per l’aumento di fenomeni meteorologici estremi, raggiungendo in media un punteggio di 4,0 su un rank di preoccupazione da 1 (livello minimo di preoccupazione) a 5 (livello massimo di preoccupazione), in diminuzione rispetto al 2021 (quando il punteggio era pari a 4,2). I più preoccupati sono gli abitanti del Sud e delle Isole (4,2), i meno quelli del Nord-ovest (3,9). Le persone con alta sensibilità2 ambientale sono più preoccupate (4,3) e si registrano differenze in base alle fasce d’età: cresce la preoccupazione negli over-60 (4,3) rispetto agli under-30 (3,9).


IL PARADOSSO DEL CONSUMATORE SOSTENIBILE

Oltre il 96% degli italiani dichiara di adottare sempre o talvolta comportamenti sostenibili, un valore in crescita di 3,7 p.p. rispetto al 2021. Nonostante ciò, meno di 1/3 beve abitualmente acqua del rubinetto, in linea con lo scorso anno.
Tra coloro che apprezzano maggiormente l’acqua del rubinetto ci sono gli abitanti del Nord-est del Paese (40,2% +10,7 p.p. vs. media) e gli abitanti dei comuni di grandi dimensione (40,0% +10,5 p.p. vs. media).


IL PARADOSSO DELLA SCARSA SICUREZZA DELL’ACQUA
DEL RUBINETTO

La sicurezza sulla qualità dell’acqua è il 1° timore che ostacola la scelta di bere acqua del rubinetto (42,6% dei rispondenti) ma, al contempo, è anche il 2° motivo di scelta per coloro che bevono l’acqua del rubinetto (37,7% dei rispondenti). I cittadini che bevono acqua del rubinetto la ritengono di buona qualità, ma si registrano differenze significative tra i vari territori: nel Sud e nelle Isole il 72,8% dei cittadini ritengono l’acqua di qualità medio-alta, 14,6 p.p. in meno rispetto al Nord-est. Il sapore e il timore di un basso livello di sicurezza sono i principali motivi per i quali gli italiani non si fidano a bere acqua del rubinetto nonostante la qualità dell’acqua italiana resti una delle più alte d’Europa, grazie a un’elevata quota di prelievi da fonti sotterranee, naturalmente protette e di qualità, pari al 85% rispetto ad una media europea del 62%.
IL PARADOSSO DEL CITTADINO RESPONSABILE

Nonostante quasi tutti i cittadini si dichiarino attenti a un uso responsabile della risorsa idrica, 72% del campione sottostima il reale consumo d’acqua giornaliero pro-capite in Italia e solo 1/5 conosce il volume esatto (220 litri al giorno). Rispetto alla scorsa rilevazione peggiora di 3 p.p. la quota di persone che conosce il reale consumo di acqua.

IL PARADOSSO DELLA SPESA ELEVATA

A fronte di una sottostima dei propri consumi giornalieri, 9 italiani su 10 sovrastimano la reale spesa in bolletta per l’acqua. Solo l’11% degli italiani è a conoscenza della spesa media annua per cittadino con riferimento alla bolletta dell’acqua (87 Euro), un dato in peggioramento di 3 p.p. vs. 2021, mentre il resto della popolazione lo sovrastima.
Una situazione analoga si verifica anche quando si attesta il livello di conoscenza rispetto alla tariffa idrica: l’88% dei cittadini non ha idea di quanto valga la tariffa in Italia, sovrastimandola, nel Paese con il costo unitario dell’acqua tra i più bassi d’Europa (2,1 Euro/m3 vs 4,1 Euro/m3 in Francia).


IL PARADOSSO DEL BONUS (QUASI) SCONOSCIUTO

Pur ritenendo di sostenere elevati costi in bolletta idrica, si registra un basso livello di conoscenza sugli strumenti di agevolazione economica previsti in bolletta idrica. Circa il 55% dei cittadini non è a conoscenza dell’esistenza del bonus idrico e della tariffa agevolata, maggiore invece il livello di conoscenza per quanto riguarda la rateizzazione della bolletta (67,4% dei rispondenti). Migliora su tutti e tre gli strumenti il livello di conoscenza rispetto allo scorso anno: 9,9 p.p per la rateizzazione della bolletta, +3,3 p.p per il bonus idrico, +7,0 per la tariffa agevolata. IL PARADOSSO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

I cittadini sono consapevoli di pagare per alcuni servizi chiave del ciclo dell’acqua, ma non sanno che chi li svolge fa parte del Servizio Idrico Integrato. In particolare su alcune fasi del ciclo idrico integrato (fognatura, depurazione e riuso) meno della metà dei cittadini è consapevole che siano servizi svolti dagli operatori del Servizio Idrico Integrato.


IL PARADOSSO DEL METERING POCO EFFICACE
Nonostante i cittadini non abbiano consapevolezza del loro reale consumo di acqua, le soluzioni smart per il suo monitoraggio sono poco conosciute e, erroneamente, ritenute poco efficaci: solo 2 rispondenti su 10 individuano gli smart meters tra gli strumenti efficaci per la gestione efficace della risorsa.

È quindi urgente promuovere nel Paese una nuova cultura dell’acqua, soprattutto a partire dalle nuove generazioni. Proprio partendo da questa riflessione, la quarta edizione della Community ha avviato un progetto pilota nelle scuole italiane, attraverso un dialogo con la rete dei 27 Licei TRED (Liceo Sperimentale per la Transizione Ecologica e Digitale) e l’Associazione Nazionale Presidi, per un totale di oltre 5.500 studenti coinvolti in 12 Regioni. I primi risultati di questa iniziativa saranno condivisi nell’ambito dell’evento finale della IV edizione della Community Valore Acqua per l’Italia, che si terrà nella Giornata Mondiale dell’Acqua del prossimo 22 marzo a Roma.

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