Le Borse europee si muovono con decisione al rialzo nella seduta di metà giornata, mostrando una reazione più che positiva ai segnali misti che continuano a emergere dal fronte della guerra commerciale globale.
Europa positiva nonostante i venti di guerra commerciale
Nonostante il clima di fondo resti incerto, gli investitori sembrano scommettere sulla tenuta delle economie continentali, sostenute da una stagione di trimestrali attesa in miglioramento e da prospettive di crescita ancora solide sul medio periodo. Le tensioni tra Stati Uniti e Cina, tornate a farsi sentire dopo le ultime dichiarazioni incrociate tra le due potenze, non sembrano per ora intaccare il rinnovato ottimismo degli operatori, che guardano con attenzione alla ripresa della domanda globale e al ruolo stabilizzatore che alcune banche centrali stanno cercando di esercitare.
Francoforte e Londra guidano la rimonta
A trainare la corsa dei listini è la piazza di Francoforte, dove il Dax segna un incremento dell’1,66%, forte anche di una serie di dati macroeconomici superiori alle attese in Germania. L’indice tedesco beneficia di una ritrovata fiducia nel comparto industriale, con le aziende manifatturiere che mostrano segnali di recupero dopo mesi di contrazione. Ma a sorprendere è soprattutto Londra: l’Ftse 100 mette a segno un guadagno dell’1,79%, beneficiando di un rimbalzo dei titoli energetici e del comparto bancario. Il clima appare più disteso anche per quanto riguarda l’andamento della sterlina, rimasta stabile nonostante le pressioni geopolitiche. I mercati britannici sembrano per ora scontare positivamente anche l’idea che la Bank of England possa adottare un atteggiamento più flessibile sui tassi, alla luce di dati sull’inflazione che iniziano a mostrare segnali di raffreddamento.
Parigi e Madrid in scia, Milano recupera terreno
Anche Parigi contribuisce all’intonazione positiva generale: il Cac 40 cresce dell’1,46%, con forti acquisti nel settore del lusso e dell’automotive, che approfittano della tenuta dei mercati asiatici e di un calo dei costi delle materie prime. Madrid si allinea con un progresso dell’1,33% sull’Ibex 35, trainata da una rotazione settoriale che premia utilities e telecomunicazioni, settori percepiti come più difensivi e resilienti in contesti di incertezza internazionale. A Piazza Affari il Ftse Mib segna un aumento dell’1,50%, recuperando buona parte delle perdite accumulate nella prima parte di aprile. Gli acquisti si concentrano su banche, industriali e titoli ciclici, mentre restano in ombra i comparti farmaceutico e alimentare, considerati meno reattivi nella fase attuale. In evidenza anche alcune mid-cap, segno che il sentiment positivo si sta estendendo a una platea più ampia di titoli.
Il contesto resta fragile ma prevale l’ottimismo tattico
Nonostante i guadagni, gli analisti invitano alla prudenza. Il conflitto commerciale tra le grandi potenze resta un fattore di incertezza che potrebbe generare nuovi scossoni sui mercati. A preoccupare sono anche i segnali di rallentamento dell’economia cinese, che continua a registrare dati contrastanti e suscita timori su un possibile impatto a catena sulla domanda globale. Tuttavia, nel breve periodo, la tenuta delle trimestrali, l’attesa per le mosse delle banche centrali e l’assenza di segnali di deterioramento rapido nell’economia reale sembrano offrire margini di manovra per ulteriori rimbalzi. Il mercato appare sostenuto da un mix di aspettative su tagli dei tassi e fiducia nel fatto che i governi europei possano intervenire con politiche fiscali mirate in caso di bisogno. La giornata prosegue dunque con un sentiment costruttivo, ma gli occhi restano puntati sugli sviluppi internazionali e sulla capacità delle istituzioni economiche di contenere i rischi sistemici.