Period Think Tank: "Progetti PNRR: non rispettata la parità di genere"

- di: Redazione
 
Period Think Tank ha oggi presentato il report del progetto “#datipercontare: statistiche e indicatori di genere per un PNRR equo”, riguardante il monitoraggio civico del gender procurement degli appalti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Period Think Tank: "Progetti PNRR: non rispettata la parità di genere"

Il quadro evidenzia come l'obiettivo sulla parità di genere sia quello meno finanziato (neanche un miliardo su 194 miliardi totali), con chiare difficoltà a recuperare dati puntuali sul coinvolgimento delle donne: solo il 53% dei progetti prevede almeno un indicatore riferito alle persone fisiche, dei 106 indicatori di benessere e sostenibilità presenti e della loro collocazione nel framework SDG dell'agenda 2030, solo 4 hanno esplicitato l’impatto di genere, e l’indicatore “imprenditorialità femminile” non risulta associato a nessuno dei progetti del PNRR in base ai dati pubblicati.
 
Nel suo messaggio, Giuseppe Busia – Presidente Anac Autorità Nazionale Anticorruzione ha sottolineato: Purtroppo, i dati di ANAC, meritevolmente rielaborati nel Rapporto” mettono in evidenza come gli incentivi normativi previsti per gli investimenti legati al PNRR abbiano prodotto risultati molto inferiori a quelli sperati. Troppe volte si è fatto ricorso alle deroghe e spesso senza adeguata motivazione”.

Il senatore Alessandro Alfieri, responsabile PNRR del Pd, ha detto: Si parla spesso delle rate del PNRR e il governo è ossessionato dal raccontare che è il primo della classe in Europa per risorse ottenute. Ma il punto centrale adesso non è più ottenerle ma mettere a terra i progetti rispettando allo stesso tempo gli obietti trasversali per ridurre i divari territoriali, generazionali e di genere. Su questi ultimi in particolare, il governo non attua le linee guida: manca trasparenza e condivisione dei dati e degli indicatori essenziali per capire se stiamo lavorando per ridurre i divari di genere. Troppe le deroghe per evitare le assunzioni di donne (in circa 2/3 delle gare) e in quasi il 60% dei casi senza esplicitare adeguata motivazione. Come Partito Democratico insisteremo con il governo per inserire sanzioni per i casi più gravi e soprattutto misure premiali obbligatorie negli appalti, in modo da favorire chi investe in politiche di parità di genere e sull’assunzione di profili femminiliDiversamente rischieremmo di non cogliere uno degli obiettivi più importanti che ci eravamo posti in fase di progettazione del Pnrr. E perderemmo una grande occasione”.
 
Katia Scannavini, Vicesegretaria Generale ActionAid Italia - Osservatorio Civico PNRR, ha spiegato: Chiediamo una costante trasparenza e il rilascio periodico, semestrale, dei dati sull’implementazione del PNRR, senza il bisogno di continue azioni di pressione per garantire il legittimo diritto di accountability da parte della cittadinanza. Chiediamo anche che sia garantita piena trasparenza ai nuovi strumenti introdotti dal decreto PNRR quater, quali i piani d’azione delle cabine di coordinamento e i cronoprogrammi degli interventi, nonché di dare concreta efficacia al nuovo ruolo del CNEL per la partecipazione di cittadini e cittadine al Piano”.
 
Giulia Sudano, presidente Period Think Tank, ha dichiarato: Dal report risulta evidente che nel Piano mancano indicatori di genere, dati disaggregati e risorse adeguate a raggiungere concretamente l'obiettivo trasversale della parità di genereChiediamo quindi alle istituzioni di intervenire e rendere operative le nostre proposte per fare in modo che il PNRR possa essere monitorato rispetto ai suoi reali impatti sulla qualità di vita delle donne e sulla concreta riduzione delle diseguaglianze. Ad esempio, la revisione delle linee guida del dicembre 2021 per avere causali più specifiche sulle deroghe per favorire l'occupazione femminile e l’obbligatorietà delle misure premiali nei bandi di gara degli appaltiLe principali richieste alla Cabina di Regia del PNRR sono affinché si adoperi urgentemente per avere dati riferiti a tutti gli indicatori comuni di avanzamento del PNRR che riguardano persone fisiche disaggregati per genere, consentendo il monitoraggio dell’impatto prodotto e di essere aggiornati il più frequentemente possibile sul portale Italia Domani; ma anche rendere obbligatorio per i Comuni l’indicazione di beneficiari/e dei progetti PNRR da loro gestiti non solo a termine del progetto, ma anche all’inizio e in fase di attuazione”.
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