Confcommercio su Consiglio dei Ministri: "Bene una politica di coesione orientata ai risultati"

 
“Con il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri, vengono varati gli attesi interventi finalizzati ad accelerare l’utilizzo delle risorse della politica di coesione europea per il periodo di programmazione 2021-2027 e ad accrescerne la capacità d’impatto secondo il cosiddetto ‘metodo PNRR’, ossia l’orientamento ai risultati ed alla loro verifica”. Confcommercio commenta con una nota l’approvazione del Dl Coesione e del Dlgs Irpef-Ires da parte del Consiglio dei Ministri.

“Cabina di regia, individuazione degli interventi prioritari nei settori strategici e loro monitoraggio rafforzato, maggiore capacità amministrativa, premialità ed esercizio, laddove necessario, di poteri sostitutivi – prosegue la nota -costituiscono le linee portanti di un’azione volta, in particolare, a promuovere il coordinamento di interventi regionali e nazionali a valere sulla politica di coesione, nonché complementarità e sinergie tra politica di coesione, PNRR e Accordi per la coesione. In questa rinnovata architettura per il migliore utilizzo dei fondi europei, resta comunque necessario assicurare il più efficace contributo del partenariato economico, sociale e territoriale”.

“Quanto alle disposizioni in materia di lavoro – continua ancora Confcommercio - bene la promozione dell’autoimpiego nel lavoro autonomo, nelle professioni e nell’attività d’impresa. Ma, accanto al sistema dei voucher, sarà cruciale la qualità dell’azione di formazione e tutoraggio. Andrà, inoltre, verificata l’adeguatezza degli stanziamenti. Utili, ancora, per il sostegno dell’occupazione, le misure di decontribuzione dei bonus giovani, donne e ZES”.

“Infine - conclude Confcommercio - il decreto legislativo di revisione del regime IRPEF/IRES costituisce un’ulteriore tappa del processo di attuazione della delega per la riforma del sistema fiscale. Benvenuto, poi, il bonus da 100 euro che verrà erogato, nel gennaio 2025, ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo fino a 28 mila euro, con coniuge ed almeno un figlio a carico o nel caso di famiglie monogenitoriali, ma occorrono scelte strutturali per il riordino delle aliquote IRPEF e per la detassazione delle tredicesime”.
 
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