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Digitalizzazione delle piccole imprese: 1 su 4 ha un livello elevato, resta il Gap con l'Europa

- di: Sveva Faedda
 
Digitalizzazione delle piccole imprese: 1 su 4 ha un livello elevato, resta il Gap con l'Europa

Le piccole imprese italiane accelerano sulla digitalizzazione, ma la strada per colmare il divario con l’Europa è ancora lunga. Secondo un'analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato, il 22,5% delle micro e piccole imprese italiane ha raggiunto un livello elevato di digitalizzazione, un dato incoraggiante che mostra segnali di crescita rispetto agli anni passati.

Digitalizzazione delle piccole imprese: 1 su 4 ha un livello elevato, resta il Gap con l'Europa

Eppure, il ritardo rispetto agli altri Paesi europei rimane evidente: solo una su quattro è riuscita a integrare tecnologie avanzate, mentre molte restano ancora indietro per mancanza di risorse, competenze e infrastrutture adeguate.

Chi corre e chi resta indietro
Le imprese più avanzate hanno puntato su intelligenza artificiale, cloud computing, e-commerce e digital marketing per migliorare la produttività e restare competitive. Il settore manifatturiero e quello del commercio guidano la corsa, con un'adozione crescente di strumenti digitali per ottimizzare la gestione e la relazione con i clienti.

Ma accanto alle realtà più innovative, molte imprese faticano a compiere il salto digitale. A pesare sono principalmente tre fattori: carenza di formazione, difficoltà di accesso al credito e infrastrutture digitali carenti, soprattutto nelle aree periferiche e nei piccoli centri.

Il gap con l'Europa
L’Italia continua a posizionarsi nella fascia bassa della classifica europea sulla digitalizzazione delle imprese. Secondo gli ultimi dati DESI (Digital Economy and Society Index), il nostro Paese è al di sotto della media UE per utilizzo delle tecnologie digitali, con un ritardo soprattutto nell’adozione di software gestionali avanzati e soluzioni di automazione.

Se in Germania e Francia oltre il 35% delle piccole imprese ha già completato la transizione digitale, in Italia questa percentuale è ancora lontana. Un gap che rischia di penalizzare la competitività del tessuto produttivo nazionale, già messo alla prova dalle difficoltà economiche e dal rallentamento della domanda interna.

Le sfide per il futuro
Per colmare il divario, le imprese chiedono più incentivi, formazione e infrastrutture digitali adeguate. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha stanziato risorse per favorire la trasformazione digitale, ma molte micro e piccole aziende lamentano difficoltà nell’accesso ai finanziamenti e nei processi burocratici.

Confartigianato sottolinea la necessità di politiche più mirate per supportare le imprese nel passaggio al digitale, con percorsi formativi su misura e incentivi fiscali più semplici da ottenere.

Il futuro è digitale, ma non tutte le imprese italiane sono pronte a coglierlo. Se il Paese vuole restare competitivo, è il momento di accelerare.

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