Dopo mesi di test negli Stati Uniti, Google ha finalmente esteso all’Europa, Italia compresa, AI Overview, la sua rivoluzionaria funzione di ricerca basata sull’intelligenza artificiale generativa.
(Foto: Sundar Pichai, Ceo di Google)
Il tool, annunciato per la prima volta nel maggio 2024 durante la Google I/O Developer Conference, promette di trasformare il modo in cui gli utenti interagiscono con il motore di ricerca, offrendo risposte più articolate e suggerimenti più pertinenti. Oltre all’Italia, la novità è disponibile in Austria, Germania, Irlanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Svizzera e Belgio (quest’ultimo, per ora, solo in lingua inglese).
Come funziona AI Overview?
La tecnologia utilizza modelli avanzati di intelligenza artificiale per generare riepiloghi immediati in cima alla pagina dei risultati di ricerca. Se un utente cerca, ad esempio, "come preparare una carbonara perfetta”, invece di dover aprire più link, potrà vedere direttamente un sommario con ingredienti e passaggi essenziali, corredato da fonti selezionate per ulteriori approfondimenti.
“Gli utenti maggiorenni che hanno effettuato l’accesso al proprio account Google vedranno risposte generate dall’AI, accompagnate da link ben visibili per esplorare l’argomento più a fondo”, ha spiegato Hema Budaraju, Senior Director of Search Quality & AI Overviews, in un post ufficiale.
Le reazioni del pubblico e le preoccupazioni
Non mancano, tuttavia, le perplessità. Alcuni esperti temono che questa evoluzione possa ridurre il traffico verso i siti web, poiché gli utenti potrebbero accontentarsi delle risposte sintetiche fornite da Google. “Se il motore di ricerca inizia a ‘mangiarsi’ i contenuti, molti editori ne risentiranno”, ha osservato Marco Guzzetti, analista digitale di TechWatch Italia, in un’intervista rilasciata a Repubblica lo scorso febbraio.
Google, dal canto suo, assicura che l’obiettivo è migliorare l’esperienza utente senza danneggiare i publisher. “I link alle fonti rimangono prominenti, anzi, con AI Overview gli utenti potrebbero scoprire siti che altrimenti non avrebbero trovato”, ha aggiunto Budaraju.
Prossimi sviluppi e competizione con OpenAI
La mossa di Google arriva in un momento di forte competizione nel settore dell’AI, con rivali come OpenAI (ChatGPT) e Microsoft (Bing AI) che stanno già offrendo soluzioni simili. Secondo Laura Rossi, esperta di tecnologie emergenti del Politecnico di Milano, “Google sta cercando di riconquistare terreno dopo un inizio incerto nel campo dei chatbot, puntando sull’integrazione con la sua piattaforma di ricerca dominante”.