• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Umbria, la Generazione Z corre più della media tra studio e lavoro

- di: Bruno Coletta
 
Umbria, la Generazione Z corre più della media tra studio e lavoro
Umbria, la Generazione Z corre tra studio e lavoro
Report della Camera di Commercio dell'Umbria: più immatricolazioni, meno Neet e slancio d’impresa under 35: l’Umbria scopre nei suoi giovani una forza strutturale di crescita. Ora servono contratti qualificati, percorsi collegati ai territori e incentivi a chi resta. Il presidente Mencaroni: “Fare di tutto per non disperdere questo patrimonio fondamentale”.

Un motore silenzioso ma decisivo

In Umbria la Generazione Z — chi oggi ha tra 13 e 28 anni — non è un orizzonte lontano: è un motore reale dell’economia regionale. I numeri parlano di disoccupazione giovanile in calo e partecipazione al mercato del lavoro in aumento, con un tasso di attività che supera sia la media del Centro sia quella nazionale. Ma la vera svolta viene dalla formazione: più iscrizioni universitarie, più percorsi tecnici e professionali, più attenzione alle competenze che servono alle filiere produttive. Emerge dal report della Camera di Commercio.

I giovani umbri studiano di più

L’Umbria cresce nella qualità e nella quantità degli studi. La propensione all’immatricolazione universitaria è tra le più alte d’Italia, con picchi che collocano il territorio nelle primissime posizioni nazionali. Anche la quota di popolazione adulta con bassi livelli di istruzione è tra le più contenute, segno di un capitale umano più robusto. Quasi un giovane su tre tra gli universitari sceglie discipline STEM. È la base di un vantaggio competitivo: più competenze, più produttività, più attrattività.

Neet in discesa, partecipazione in crescita

Cala la quota di chi non studia e non lavora e aumentano i percorsi di formazione, i tirocini e le esperienze professionali. Non è un effetto statistico: è una scelta di partecipazione. I ragazzi non aspettano che le opportunità capitino: le cercano e le costruiscono.

Impresa giovane: laboratorio di innovazione

Il secondo trimestre 2025 ha registrato un saldo positivo di nuove imprese under 35, il migliore degli ultimi cinque anni. I settori più vivaci: turismo esperienziale, agroalimentare innovativo, tecnologie digitali, manifattura sostenibile. È una generazione che non teme il rischio, unisce competenze tecniche e sguardo internazionale e chiede meno burocrazia, più mentoring, fondi seed accessibili e spazi condivisi dove far nascere idee.

Trattenere i talenti, costruire senso

L’Umbria forma bene, ma fatica a trattenere. Molti laureati partono in cerca di crescita professionale e retribuzioni coerenti. La sfida è trasformare la qualità formativa in occupazione qualificata, con contratti stabili, carriere trasparenti e ambienti innovativi. Come osserva l’avvocato Andrea Carta Mantiglia (BonelliErede): “Le nuove leve cercano autonomia, chiarezza, valori concreti. Vogliono sapere perché lavorano, non solo quanto guadagnano. Non basta dirsi inclusivi: bisogna dimostrarlo con fatti, benefit reali e percorsi trasparenti.”

La visione delle istituzioni economiche

Il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, mette il tema al centro dell’agenda: “I giovani della Generazione Z rappresentano la più grande opportunità di crescita per l’Umbria. Studiano più della media nazionale, partecipano al mercato del lavoro con energia e voglia di fare impresa. È una generazione concreta, che chiede percorsi formativi di qualità, lavoro vero, ambienti innovativi. Come Camera di Commercio lavoriamo per rafforzare il ponte tra scuola e imprese e premiare chi sceglie di costruire qui il proprio futuro. Non possiamo disperdere questo patrimonio umano: facciamo dell’Umbria una regione giovane, dinamica e attrattiva, dove restare e lavorare abbia senso.”

I cinque punti chiave

La Camera di Commercio dell’Umbria indica cinque punti di intervento strategico:

  • Voucher di rientro per i laureati che scelgono l’Umbria come luogo di realizzazione professionale.
  • Contratti qualificati per i primi impieghi, con durata certificata e prospettive di crescita.
  • Incentivi all’imprenditorialità giovanile, con supporto a startup e spin-off e filiere dell’innovazione locale.
  • Distretti culturali integrati e hub dell’esperienza, per connettere cultura, turismo e consumi giovanili.
  • Formazione 4.0 e digitalizzazione delle PMI, per colmare rapidamente i gap di competenze.

Una generazione che può cambiare la regione

L’Umbria ha capitale umano di valore, costi d’impresa contenuti, comunità coesa e qualità della vita elevata. Ora serve un salto di scala: trasformare la potenzialità dei giovani in forza strutturale della crescita. La Generazione Z non chiede privilegi: chiede progetti. E i fatti lo dimostrano: studia, lavora, innova più della media nazionale. Chi saprà valorizzarla avrà protagonisti, non precari, capaci di costruire una nuova idea di sviluppo per l’Umbria. 

Notizie dello stesso argomento
Trovati 81 record
Nessun record risponde ai criteri di ricerca
Trovati 81 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720