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Aumenta la corsa ai Btp italiani, boom dell’interesse estero

- di: Bruno Coletta
 
Aumenta la corsa ai Btp italiani, boom dell’interesse estero
Boom di investimenti stranieri a giugno: è record dal 2019, e la fiducia nel nostro Paese torna protagonista.

Aumento record della domanda straniera per i titoli di stato italiani

La Banca d’Italia ha pubblicato dati che scuotono il mercato: nel solo mese di giugno, l’esposizione di investitori esteri nei titoli di Stato italiani è cresciuta di 34,2 miliardi di euro netti, il livello più elevato registrato dal 2019. La dinamica di crescita da inizio anno segna un incremento complessivo di 84 miliardi di euro, mentre con riferimento al periodo a partire da giugno 2023, il saldo netto supera i 230 miliardi di euro.

I numeri sono chiari: maggio aveva registrato un aumento di appena 2,1 miliardi, quindi quella di giugno costituisce un balzo notevolissimo.

I motivi dell’appeal dei btp: rendimenti e fiducia tornano protagonisti

I Btp italiani continuano a distinguersi grazie a rendimenti tra i più elevati dell’eurozona. Il titolo decennale ha chiuso recentemente al 3,59%, accompagnato da uno spread con il Bund a dieci anni che si mantiene intorno agli 81 punti base.

A queste eccellenti performance finanziarie si affianca una cornice economica rassicurante: l’Italia mostra segnali di crescita, con deficit sotto controllo e miglioramento delle aspettative sul rapporto debito/Pil. La Banca d’Italia e altri osservatori sottolineano che queste dinamiche riducono la percezione di rischio associata ai nostri titoli, sostenendo una domanda più ampia e stabile.

Oltre i numeri: contesto europeo e guardare avanti

Nei primi sette mesi del 2025 i Paesi dell’eurozona hanno collocato bond governativi per un totale di circa 936 miliardi, circa 30 miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2024. L’ufficio studi di Intesa Sanpaolo prevede che l’offerta netta da qui a fine anno arriverà a 123 miliardi.

Secondo il DEF, nel 2026 l’Italia dovrà finanziare un fabbisogno pari al 5,3% del Pil (circa 124 miliardi), più i titoli in scadenza per 284 miliardi — collocando la stima delle emissioni lorde tra 380 e 390 miliardi.

Un ritorno d’interesse robusto e consapevole 

Questi dati descrivono un ritorno d’interesse robusto e consapevole verso il mercato obbligazionario italiano. Non si tratta più di mere speculazioni: siamo di fronte a flussi di investimenti istituzionali importanti, convogliati da una combinazione favorevole tra rendimenti attrattivi e miglioramento percepito della stabilità economica.

Il boom degli acquisti esteri richiama l’attenzione sulla solidità (o comunque sull’immagine di solidità) che l’Italia riesce a proiettare sui mercati globali. È una pagina vivace del nostro percorso economico: colpisce vedere come, soprattutto in un contesto europeo non semplice, i nostri titoli trovino nuova linfa.

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