Caldo anomalo e crisi idrica, Coldiretti: "Natura in tilt, raccolti a rischio"

- di: Barbara Bizzarri
 
A causa delle temperature insolitamente alte di questo periodo, la natura si prepara al risveglio primaverile: le mimose sono già fiorite con tre mesi di anticipo rispetto a marzo, in Sicilia, dove si sono registrate punte di 20 gradi, sono già fioriti i limoni, e tutte le coltivazioni, ingannate dal clima, si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con produzioni a rischio per il probabile arrivo del freddo. Coldiretti lancia l’allarme in riferimento alle previsioni di tempo stabile fino all’Epifania e, in particolare, a preoccupare è la concreta possibilità che nelle prossime settimane le repentine ondate di gelo notturno brucino fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti futuri.

Caldo anomalo e crisi idrica, Coldiretti: "Natura in tilt, raccolti a rischio"

Anche il mondo animale è in seria difficoltà, con casi di api che, disorientate dalle alte temperature, si risvegliano ed escono dagli alveari con il pericolo concreto di essere decimate dall’arrivo del maltempo. Inoltre, il caldo è accompagnato da una persistente crisi idrica, con i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 18% di quello di Como al 26% del Maggiore fino al 34% del lago di Garda, mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -3 metri e si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino ed appenninico.

Una situazione che fa seguito al 2022, classificato come l’anno più caldo mai registrato precedentemente, con una temperatura di oltre un grado superiore alla media storica, e durante il quale è stato registrato un terzo di precipitazioni in meno, secondo le analisi Coldiretti su dati Isac Cnr, che evidenziano che nei primi undici mesi la temperatura in Italia e stata superiore alla media di 1,06 gradi. Si accentua quindi, in Italia, la tendenza al surriscaldamento: la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio, e comprende nell’ordine, dopo il 2022, il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020.

Il cambiamento climatico è accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione, che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. L’agricoltura, sottolinea Coldiretti, è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, e i danni provocati da siccità e maltempo hanno già superato i 6 miliardi di euro.

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