• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia

Borse: i mercati asiatici aprono nervosi la settimana di contrattazioni

- di: Redazione
 
Borse: i mercati asiatici aprono nervosi la settimana di contrattazioni
La buona chiusura di venerdì di Wall Street ha condizionato in minima parte l'andamento della prima giornata di contrattazioni della settimana delle borse asiatici. Tokyo è rimasta pressoché invariata, Mumbai e Shanghai sono salite mentre Hong Kong, Seul e Sydney sono scese. L'attenzione degli investitori è tutta puntata sulle decisioni che la Federal Reserve ufficializzerà mercoledì sulla sua politica per i tassi di interesse.

Borse: i mercati asiatici aprono nervosi la settimana di contrattazioni

In particolare si aspetta di capire come il progressivo abbassamento della curva ascendente dell'inflazione possa indurre la Fed ad attenuare la sua politica di rigore sui tassi di interesse, considerato l'unico strumento per tenere sotto controllo la crescita dei prezzi.
Nella prima sessione di negoziazione dopo una settimana di pausa, l'indice Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,7% a 3.288,38. Tuttavia, l'Hang Seng di Hong Kong ha perso l'1,6% a causa di forti vendite di azioni tecnologiche.

Il Nikkei 225 di Tokyo ha perso meno di 2 punti a 27.381,75. Il Kospi della Corea del Sud è calato dell'1,3% a 2.451,90 e l'S &P/ASX 200 di Sydney è sceso di meno di 2 punti a 7.492,00. Il Sensex indiano ha guadagnato lo 0,3% e il SET di Bangkok è sceso dello 0,1%.
Venerdì, l'S &P 500 è salito dello 0,2% a 4.070,56. Il Dow è salito dello 0,1% a 33.978,08 e il Nasdaq ha guadagnato lo 0,9% a 11.621,71. Gli ultimi rapporti resi pubblici venerdì hanno anche mostrato che la crescita del reddito per gli americani è rallentata a dicembre, mentre la spesa dei consumatori è diminuita un po' più del previsto. Dati che, a detta degli economisti, potrebbero spingere la Fed ad aumentare il suo tasso di riferimento chiave di 0,25 punti percentuali mercoledì, un passo indietro rispetto all'aumento di 0,50 punti del mese scorso e quattro aumenti consecutivi di 0,75 punti prima.

Il greggio di riferimento statunitense ha perso 19 centesimi a 79,49 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange; il Brent, il benchmark internazionale dei prezzi, ha ceduto 21 centesimi a 86,19 dollari al barile.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 105 record
23/12/2025
Rottamazione quinquies cartelle esattoriali: conviene davvero ora?
Rottamazione quinquies: meno sanzioni e interessi, rate più lunghe e adesione online. Come...
23/12/2025
Mezzogiorno in ascesa, ma l’Italia resta spaccata
Nel 2024 il Sud migliora su lavoro e reddito disponibile, ma resta ultimo per livelli di b...
22/12/2025
Borse europee vivaci: oro record, Milano giù, Wall Street corre
Europa cauta ma brillante: Milano chiude in lieve calo, oro ai massimi, petrolio in rialzo...
22/12/2025
La Lettera/ Banca di Asti: visione partner e futuro dei territori
La lettera del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti sul futuro della ban...
22/12/2025
Chip AI, Nvidia non è più sola: la nuova guerra del calcolo
Nvidia resta centrale nei chip AI, ma Google, Amazon, Microsoft, AMD e OpenAI costruiscono...
22/12/2025
Bollo auto 2026: esenzioni, scadenze e regole regionali in bilico
Dal 2026 il bollo potrebbe cambiare: ipotesi esenzione per redditi bassi, conferme e diffe...
Trovati 105 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia