Farmaci: Angelini acquisisce Arvelle per quasi un miliardo di dollari

- di: Daniele Minuti
 
Il 2021 del settore farmaceutico si apre con una maxi operazione che di fatto cambia l'orizzonte dell'intero campo: Angelini Pharma (il ramo farmaceutico di proprietà dell'omonima Holding) acquisirà infatti la società svizzera Arvelle Therapeutics per la cifra di 960 milioni di dollari.

La prima parte di questa enorme somma, per la precisione 610 milioni, sarà versata appena ottenuta l'approvazione approvatoria, mentre i restati 350 milioni arriveranno solo in seguito e con la condizione del raggiungimento di alcuni traguardi di fatturato fissati.

Arvelle Therapeutics è una società biofarmaceutica che concentra le sue attività in particolare nello sviluppare trattamenti per i pazienti che soffrono di disturbi al sistema nervoso centrale e con la sua acquisizione, Angelini potrà diventare la licenziataria della commercializzazione di cenobamato (con cui si tratta l'epilessia) all'interno dell'Unione Europea e anche degli altri paesi che fanno parte dello SEE come Svizzera e Gran Bretagna.

Come spiegato dal Sole 24 Ore, questa operazione è stata effettuata presso azionisti della Arvelle e per il 12% di SK Biopharmaceuticals (azienda quotata nella borsa coreana) che riceverà i pagamenti dopo l'accordo fra le due entità stipulato all'inizio del 2019.

Thea Paola Angelini e Sergio Marullo di Condojanni, rispettivamente vicepresidente esecutivo e ad di Angelini, hanno commentato l'acquisizione con delle dichiarazioni riprese sempre dal Sole 24 Ore: "Si tratta dell'investimento più importante della nostra storia, dimostrazione del nostro impegno nei confronti del settore farmaceutico, e rappresenta una svolta nella nostra crescita perché ci proietta verso una dimensione multinazionale. Siamo fieri di aver conquistato un asset ambito e significativo che ci rafforza e posiziona fra le più importanti protagoniste del mercato".

Gli fa eco il Ceo, Pierluigi Antonelli: "In Angelini siamo entusiasti di questo accordo e del lavoro dei nostri colleghi di Arvelle in questi anni: condividiamo con loro la cultura incentrata sul paziente, l'operazione ci spingerà a diventare uno degli attori principali in Europa, in modo da soddisfare le esigenze di pazienti che soffrono di disturbi al sistema nervoso centrale e da aprire affiliate dirette in Francia, Gran Bretagna, paesi nordici e Svizzera entro il 2022".
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