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Von der Leyen avverte gli Stati Uniti: l’Europa pronta a reagire sui dazi

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Von der Leyen avverte gli Stati Uniti: l’Europa pronta a reagire sui dazi

L'Unione europea è pronta a rispondere con fermezza all'escalation commerciale avviata dagli Stati Uniti. Lo ha dichiarato questa mattina la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo con un discorso dai toni decisi che non lascia spazio a fraintendimenti.

Von der Leyen avverte gli Stati Uniti: l’Europa pronta a reagire sui dazi

"Non vogliamo vendicarci – ha detto – ma abbiamo un piano forte per farlo, se necessario". Parole che confermano come i rapporti tra Bruxelles e Washington siano entrati in una fase di grande tensione.

Nel suo intervento, von der Leyen ha definito lo scontro commerciale "un errore" che non giova a nessuno. Secondo la presidente, gli Stati Uniti hanno scelto consapevolmente la via dello scontro, introducendo nuovi dazi su prodotti europei e riaprendo una ferita mai del tutto rimarginata dopo le guerre commerciali degli anni scorsi. "L’Europa non ha iniziato questo scontro. Non lo abbiamo cercato e non ne vediamo l’utilità", ha ribadito la leader dell’esecutivo comunitario.

La presidente ha poi ricordato l’importanza strategica della relazione commerciale tra Europa e Stati Uniti, definendola "la più grande e prospera al mondo". Un rapporto che genera ogni anno centinaia di miliardi di euro di scambi e milioni di posti di lavoro su entrambe le sponde dell'Atlantico. "Staremmo tutti meglio se potessimo trovare una soluzione costruttiva – ha proseguito – ma se gli Stati Uniti continueranno a minacciare i nostri interessi economici, noi reagiremo".

Von der Leyen ha anche illustrato i dettagli delle contromisure preparate da Bruxelles. Secondo quanto trapela da fonti interne, l’Unione europea sarebbe pronta a introdurre tariffe aggiuntive su beni provenienti dagli Stati Uniti per un valore complessivo di diversi miliardi di euro, colpendo settori simbolo dell’economia americana, dall’agroalimentare al manifatturiero.

L’effetto immediato di queste tensioni si è già fatto sentire sui mercati finanziari. In Asia, le Borse hanno aperto la giornata all’insegna dell’incertezza e l’oro ha toccato un nuovo massimo storico, raggiungendo quota 3.114,1 dollari l’oncia. Gli analisti leggono questo dato come un segnale evidente del crescente nervosismo degli investitori, preoccupati per il possibile innesco di una nuova guerra commerciale globale.

Nel suo intervento, von der Leyen ha lanciato un appello alla responsabilità delle autorità americane, invitandole a "tornare alla ragionevolezza" e ad abbandonare la logica della contrapposizione. "Abbiamo sempre cercato la cooperazione, non il conflitto. Ma siamo pronti a difendere i nostri interessi", ha detto.

Fonti vicine alla Commissione europea confermano che, parallelamente all’annuncio delle misure difensive, sono in corso contatti riservati con Washington per cercare di riaprire un tavolo negoziale prima che lo scontro arrivi al punto di non ritorno. Le prossime settimane saranno decisive per capire se prevarrà la diplomazia o se le due potenze economiche imboccheranno la strada dello scontro.

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