Venezuela: timori della comunità internazionale per l'ondata di arresti

- di: Redazione
 
Le notizie che giungono dal Venezuela sull'ondata di arresti nelle file dell'opposizione sta facendo crescere i timori della comunità internazionale sul futuro del Paese sudamericano, dopo l'esito controverso delle elezioni presidenziali. Portavoce dei timori si è fatto Papa Francesco che, all'Angelus, ha fatto ''appello a tutte le parti affinché cerchino la verità, per evitare ogni tipo di violenza".
Le parole del pontefice sono arrivate a distanza di poche ore dopo l'annuncio del presidente venezuelano Nicolás Maduro che oltre duemila oppositori sono stati arrestati. Maduro ha fatto di più, promettendo ai suoi sostenitori, datisi appuntamento a Caracas, che il numero degli arrestati salirà.

Venezuela: timori della comunità internazionale per l'ondata di arresti

Il vice consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jon Finer, a parte sua, ha espresso la preoccupazione americana ''per la prospettiva di instabilità, qualora questi arresti dovessero continuare".
In campo internazionale, alcuni Paesi europei, tra cui Francia, Spagna, Germania e Italia, in una dichiarazione congiunta hanno detto che "i diritti di tutti i venezuelani, in particolare dei leader politici, dovrebbero essere rispettati durante questo processo'', condannando arresti e minacce.

L'opposizione, intanto, insiste nel sostenere che il suo candidato, Edmundo González, ha ottenuto molti più voti di quanto dichiarato dal governo, gettando seri dubbi sulla dichiarazione ufficiale secondo cui Maduro avrebbe vinto.
Sia González, ex diplomatico, sia la leader dell'opposizione María Corina Machado , a cui il governo ha impedito di candidarsi, ora vivono in quasi clandestinità, temendo di essere arrestati o addirittura di essere uccisi.
Machado ha sfidato le minacce e ha parlato durante una grande manifestazione dell'opposizione sabato a Caracas, ma è stata portata via subito dopo a bordo di una motocicletta.

"Dopo sei giorni di brutale repressione, pensavano di poterci zittire, intimidire o paralizzare", ha detto Machado al raduno. "La presenza di ognuno di voi qui oggi rappresenta il meglio del Venezuela".
Venerdì alcuni aggressori mascherati hanno saccheggiato la sede dell'opposizione, rubando documenti e vandalizzando lo spazio. Potrebbero essere stati elementi della formazioni paramilitari che, in occasione delle manifestazioni di protesta promosse dall'opposizione hanno picchiato gli oppositori di Maduro sparando anche in aria per disperdere gli assembramenti.
Il Venezuela ha enormi riserve di petrolio greggio, tra le maggiori al mondo, e un tempo vantava l'economia più avanzata dell'America Latina, ma, dopo la presa del potere di Maduro, nel 2013, è entrato in una caduta libera segnata da una spaventosa inflazione. Oltre 7,7 milioni di venezuelani sono fuggiti dal Paese dal 2014, il più grande esodo nella storia recente dell'America Latina.
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