Il mercato immobiliare statunitense riprende fiato: vendite in aumento e scorte in calo

 
Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato un significativo incremento del 2,2% nel dicembre 2024 rispetto al mese precedente, raggiungendo un tasso annualizzato destagionalizzato di 4,38 milioni di unità. Questo rappresenta il livello più alto di vendite da febbraio 2024, segnalando una ripresa nel mercato immobiliare, nonostante i persistenti tassi ipotecari elevati.
Secondo Lawrence Yun, economista capo della National Association of Realtors (ANR), “Le vendite di case negli ultimi mesi dell’anno hanno mostrato una solida ripresa nonostante gli elevati tassi dei mutui. Lo slancio sta aumentando con vendite in crescita anno su anno per tre mesi consecutivi. I consumatori comprendono chiaramente i vantaggi a lungo termine della proprietà della casa”. La dichiarazione è stata rilasciata in occasione della pubblicazione dei dati mensili della NAR.

Un inverno insolitamente dinamico per il mercato immobiliare
Storicamente, le vendite di case tendono a rallentare durante i mesi invernali rispetto alla primavera e all’estate. Tuttavia, la crescita costante negli ultimi mesi ha sorpreso gli esperti. “L’aumento di posti di lavoro e salari, insieme all’aumento delle scorte, stanno influenzando positivamente il mercato”, ha aggiunto Yun nella stessa dichiarazione.
Parallelamente, le scorte totali di abitazioni disponibili a dicembre 2024 sono scese a 1,15 milioni di unità, segnando un calo del 13,5% rispetto al mese precedente. Questo livello di inventario equivale a circa 3,3 mesi di fornitura al ritmo di vendita attuale, un dato che continua a indicare una domanda sostenuta rispetto all’offerta disponibile.

Influenza dei tassi ipotecari e previsioni

Nonostante i tassi ipotecari ancora elevati, che a dicembre 2024 si sono attestati intorno al 6,8% per un mutuo fisso trentennale, i compratori sembrano aver adattato le proprie strategie. Le politiche monetarie della Federal Reserve, che mirano a contenere l’inflazione, hanno contribuito a mantenere alti i costi del credito. Tuttavia, l’aumento dell’occupazione e dei redditi ha fornito una spinta importante per il potere d’acquisto dei consumatori.
Mark Fleming, economista capo di First American Financial Corporation, ha dichiarato al Financial Times: “Gli attuali livelli dei tassi stanno spingendo i potenziali compratori a considerare opzioni più sostenibili, come mutui a tasso variabile o case in località meno costose”.

L’effetto delle politiche locali sul mercato
Un altro elemento chiave che influenza il mercato immobiliare è rappresentato dalle politiche locali in materia di edilizia e tassazione. Stati come la Florida e il Texas, noti per le loro normative fiscali favorevoli e la rapida crescita economica, hanno visto un aumento sproporzionato delle vendite rispetto ad altri stati. Al contrario, mercati tradizionalmente più costosi come la California continuano a registrare una moderata ripresa, ostacolati da prezzi elevati e normative più restrittive.
Secondo un rapporto della Mortgage Bankers Association pubblicato il 22 gennaio 2025, la domanda di mutui è aumentata del 4% nella prima metà di gennaio, indicando che l’anno potrebbe iniziare con un ulteriore consolidamento del mercato.

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