Usa: in luglio primi segnali di rallentamento nel mercato del lavoro

- di: Redazione
 
A luglio i datori di lavoro americani hanno pubblicato meno offerte di lavoro rispetto al mese precedente. Cosa che, secondo gli analisti, potrebbe anche essere un segnale che, nel prossimi futuro, le assunzioni potrebbero rallentare ulteriormente.
Il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha riferito che a luglio c'erano 7,7 milioni di posti di lavoro vacanti, in calo rispetto ai 7,9 milioni di giugno e il numero più basso da gennaio 2021. Quest'anno le posizioni vacanti sono diminuite costantemente, rispetto ai quasi 8,8 milioni di gennaio.

Usa: in luglio primi segnali di rallentamento nel mercato del lavoro

Quasi parallelamente, i licenziamenti sono aumentati da 1,56 milioni a 1,76 milioni, il numero più alto da marzo 2023, anche se con un livello di tagli di posti di lavoro più o meno in linea con i livelli pre-pandemia, quando il tasso di disoccupazione era storicamente basso.
Nel complesso, il rapporto del Dipartimento del lavoro ha fornito elementi non omogenei. Un aspetto positivo è che le assunzioni totali sono aumentate a luglio, a 5,5 milioni, dopo essere scese a un minimo di quattro anni di 5,2 milioni a giugno. E il numero di persone che hanno lasciato il lavoro è leggermente aumentato, a circa 3,3 milioni. Il numero di dimissioni è visto come una misura della salute del mercato del lavoro: i lavoratori in genere si licenziano quando hanno già un nuovo lavoro o quando sono sicuri di poterne trovare uno.

Tuttavia, le dimissioni restano ben al di sotto del picco di 4,5 milioni raggiunto nel 2022, quando molti lavoratori cambiarono lavoro mentre l'economia accelerava fuori dalla recessione pandemica. Le posizioni lavorative vacanti di luglio sono ancora circa il 7% superiori ai livelli del 2019, quando le assunzioni erano sostenute, a conferma che se la domanda di lavoro è ancora solida, essa è in moderazione.
Quindi, dicono gli analisti, il rapporto indica che meno aziende stanno cercando di assumere lavoratori, nonostante i dati recenti mostrino che la spesa dei consumatori è ancora in crescita. La scorsa settimana, il governo ha stimato che l'economia si è espansa a un sano tasso annuo del 3% nel trimestre aprile-giugno.

A registrare i cali più consistenti di offerte di lavoro sono stati l'assistenza sanitaria e gli enti statali e locali, così come nella logistica e nei trasporti. Le offerte sono invece aumentate nel settore manifatturiero e nei servizi professionali e aziendali, una categoria che include servizi legali, ingegneria e contabilità.
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