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Stati Uniti: 14 Stati in rivolta contro Musk. Il DOGE “agente di caos”. Via alla causa

- di: Bruno Coletta
 
Stati Uniti: 14 Stati in rivolta contro Musk. Il DOGE “agente di caos”. Via alla causa
Un gruppo di quattordici Stati americani ha intentato una causa contro il presidente Donald Trump e il miliardario Elon Musk, accusandoli di una "illegale cessione di potere esecutivo" al Dipartimento per l’Efficienza del Governo (DOGE), guidato da Musk. La denuncia, presentata presso la Corte Distrettuale Federale del Distretto di Columbia, sostiene che Trump abbia violato la Costituzione concedendo a Musk poteri eccessivi, trasformando una posizione minore in un "agente di caos senza limiti". 

Le accuse dei procuratori generali
I procuratori generali degli Stati coinvolti, tra cui New Mexico, Arizona, Michigan e California, affermano che l’autorità apparentemente illimitata di Musk di ridurre la forza lavoro governativa ed eliminare interi dipartimenti con un semplice clic sarebbe stata "uno shock per coloro che hanno fondato questo Paese". La causa sottolinea che "l’autorità assoluta conferita a un singolo individuo non eletto e non confermato è contraria alla Costituzione". 

Preoccupazioni per i servizi essenziali
Oltre alle questioni costituzionali, gli Stati denunciano che le azioni di Musk mettono a rischio miliardi di dollari di finanziamenti federali destinati a servizi essenziali come istruzione, sanità e sicurezza pubblica. Ad esempio, la proposta di smantellare il Consumer Financial Protection Bureau potrebbe costringere gli Stati a impiegare risorse aggiuntive per proteggere i cittadini. 

Reazioni legali e blocchi temporanei
Negli ultimi giorni, un giudice federale di New York ha imposto una misura cautelare che blocca temporaneamente l’accesso del DOGE ai sistemi informatici del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. La decisione è stata presa in risposta alle preoccupazioni riguardanti la divulgazione di dati sensibili e la vulnerabilità dei sistemi a possibili attacchi informatici. 
La controversia evidenzia le tensioni tra l’amministrazione Trump e diversi Stati federali riguardo all’estensione dei poteri delegati a individui non eletti. La causa legale potrebbe avere implicazioni significative per la separazione dei poteri e la protezione dei servizi pubblici essenziali negli Stati Uniti.

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