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Snam, 600 dipendenti coinvolti nel roadshow contro la violenza di genere

- di: Barbara Leone
 
Snam, 600 dipendenti coinvolti nel roadshow contro la violenza di genere
Ha fatto tappa ieri a Crema, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’iniziativa di Snam “Insieme contro la violenza di genere | Panchine Rosse”. Un vero e proprio viaggio lungo lo Stivale che, attraverso attività e progetti svolti durante l’anno nei territori nazionali in cui il Gruppo opera, si pone l’obiettivo di sensibilizzare sul valore della parità di genere e della sua importanza a livello sociale, culturale ed economico. Per l’occasione, alla presenza di Fabrizio Rutschmann, Chief People and Corporate Services Officer, Paola Bonandrini, Executive Director Impianti e responsabile della funzione Diversity, Equity & Inclusion, e di Maria Sferruzza, Executive Director Engineering, Construction & Solutions, è stata inaugurata nella sede direzionale di Crema la quarta Panchina Rossa che è parte del movimento di sensibilizzazione promosso da Snam con la community ERG (Employee Resource Groups) Oltre il Genere, organizzazione di dipendenti che si impegnano a promuovere iniziative di diversità e inclusione in azienda.

Snam, 600 dipendenti coinvolti nel roadshow contro la violenza di genere

L’iniziativa segna la tappa conclusiva di un percorso iniziato lo scorso gennaio a San Donato Milanese con un evento formativo in collaborazione con Differenza Donna, storica associazione nata nel 1989 contro la violenza di genere, e proseguito poi sui territori di Padova, Napoli e Catania, coinvolgendo in totale circa 600 persone del Gruppo. In ogni tappa, ad accompagnare la simbolica inaugurazione della panchina, in collaborazione con l'Associazione Stati Generali delle Donne HUB, sono stati organizzati momenti di formazione e coinvolgimento dei colleghi operativi sul territorio con Differenza Donna, finalizzato a promuovere la piena comprensione e presa di coscienza del tema e l’impegno quotidiano e collettivo nel contrasto ad ogni forma di violenza di genere promuovendo la diffusione di un cambiamento culturale a tutti i livelli. Il tutto, con l’obiettivo di creare una sensibilità e attenzione quotidiana verso la violenza di genere, al fine di comprendere meglio come riconoscere, prevenire e contrastare ogni sua forma, anche quelle meno evidenti.

Ogni panchina delle sedi Snam è accompagnata da un cartello che integra indicazioni utili per segnalare situazioni di pericolo, il gesto antiviolenza e il numero istituzionale 1522 per richieste di aiuto, segnalazioni e sostegno a favore di vittime di violenza e stalking. L’impegno di Snam verso il tema prosegue anche con il progetto “Pari”, un'iniziativa che coinvolge oltre 10 aziende leader in Italia e all'estero, con l'obiettivo di contrastare la violenza di genere in tutte le sue forme attraverso azioni concrete, iniziative interne e analisi che possano sviluppare un nuovo modello di imprese e aziende che, in virtù del loro ruolo di attori sociali oltre che economici, rispondano alla violenza di genere promuovendo un cambiamento anche sulla cultura e la società nel suo complesso. Da questa ambizione nasce la recente attività di ricerca, in collaborazione con la B Corp JOINTLY, all’interno del network che ha analizzato il fenomeno della violenza di genere attraverso un’analisi qualitativa, con interviste a esperti, e una quantitativa, con una survey online che ha raccolto oltre 1.200 risposte in un paio di mesi.

I risultati evidenziano una diversa percezione della violenza tra uomini e donne, specialmente sulle micro-aggressioni. La ricerca ha infatti rivelato che, nonostante una maggiore consapevolezza del tema da parte degli uomini sotto i 40 anni, questi ultimi spesso tendono a sottovalutare o addirittura non percepire comportamenti come le micro-aggressioni o come il controllo coercitivo, che risultano anche essere le forme di violenza più frequenti e diffuse, anche nei contesti aziendali. Finalità di questa ricerca, che parte proprio da un’analisi e indagine interna alle aziende del network, è mettere in luce le tendenze e abitudini dove intervenire prioritariamente in modo da creare strumenti efficaci per riconoscere ed estinguere le molteplici forme di violenza, ad esempio canali di segnalazione sicuri e programmi di formazione mirati, che affrontino anche le nuove forme di violenza digitale.
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