Dopo settimane di indiscrezioni, è arrivata la conferma: la Corea del Nord ha ritirato le proprie truppe dal fronte ucraino. Secondo fonti statunitensi e ucraine citate dal New York Times, circa 11.000 soldati nordcoreani, inviati a combattere per conto della Russia nella regione di Kursk, sono stati ritirati dopo aver subito gravi perdite. Il contingente nordcoreano non è stato più avvistato nelle zone di combattimento da almeno due settimane, sollevando interrogativi sulle ragioni di questa decisione e sulle implicazioni geopolitiche.
Ritirata delle truppe nordcoreane dal fronte ucraino: battuta d’arresto per l’alleanza con la Russia?
L’invio delle truppe nordcoreane in Russia rappresentava un passaggio chiave nel rafforzamento dell’asse Mosca-Pyongyang. Negli ultimi mesi, i due Paesi hanno consolidato la loro cooperazione, con la Corea del Nord che ha fornito alla Russia armamenti e munizioni in cambio di aiuti economici e sostegno tecnologico. Tuttavia, il rapido deterioramento della situazione sul campo di battaglia sembra aver costretto Mosca a rivedere i propri piani.
Le truppe nordcoreane, addestrate per un contesto operativo rigidamente controllato e basato su tattiche d’assalto massiccio, potrebbero non essere state pronte per il tipo di guerra in atto in Ucraina, caratterizzata da un’alta mobilità, droni letali e artiglieria di precisione. Il risultato è stato un tasso di perdite inaccettabile per Pyongyang, che ha deciso di richiamare i suoi uomini.
Pesanti perdite e problemi logistici
Secondo fonti occidentali, il contingente nordcoreano ha subito pesanti perdite fin dal suo dispiegamento, avvenuto a novembre. Si stima che almeno 4.000 soldati siano stati uccisi o feriti nei combattimenti. La principale causa delle perdite sembra essere stata la difficoltà di integrazione con l’esercito russo. Diversi rapporti indicano che le truppe nordcoreane sono state impiegate in missioni ad alto rischio, spesso senza adeguato supporto logistico.
Uno dei problemi principali sarebbe stato il modo in cui sono stati utilizzati: secondo fonti militari ucraine, Mosca avrebbe impiegato i soldati nordcoreani per operazioni particolarmente pericolose, come avanzate attraverso campi minati e assalti a posizioni ucraine ben difese. Una tattica che avrebbe portato a un elevato numero di perdite in poco tempo.
Un altro fattore determinante è stato il clima. Le truppe nordcoreane, pur essendo abituate a condizioni climatiche rigide, si sono trovate a operare in un ambiente dove la logistica russa ha mostrato le sue debolezze. La mancanza di equipaggiamento adeguato, cibo e munizioni avrebbe ulteriormente minato la loro capacità di combattere.
Il ruolo di Pyongyang: più di un semplice fornitore di armi?
La partecipazione diretta della Corea del Nord al conflitto ucraino ha rappresentato un’evoluzione significativa nella guerra, spostando il regime di Kim Jong-un da un ruolo di semplice fornitore di munizioni a un attore con truppe sul campo. Tuttavia, la ritirata delle truppe potrebbe indicare che il coinvolgimento nordcoreano ha incontrato difficoltà inaspettate.
Per Mosca, il sostegno di Pyongyang resta strategico: la Corea del Nord è uno dei pochi Paesi disposti a rifornire la Russia di munizioni in grandi quantità, dato che le scorte russe sono in costante esaurimento. Tuttavia, il fallimento di questo primo esperimento di invio di truppe potrebbe ridimensionare le ambizioni di un intervento militare più diretto.
Le reazioni internazionali
La notizia della ritirata delle truppe nordcoreane è stata accolta con cautela dagli analisti militari occidentali. Alcuni esperti suggeriscono che si tratti di una pausa temporanea, con le truppe che potrebbero essere riaddestrate e nuovamente dispiegate in futuro. Altri, invece, vedono in questa mossa il segnale di un primo cedimento dell’alleanza Mosca-Pyongyang, con la Corea del Nord meno propensa a sacrificare uomini in un conflitto che non la riguarda direttamente.
Intanto, nelle ultime ore, la Russia ha abbattuto 49 droni ucraini diretti verso il suo territorio, dimostrando che, nonostante le difficoltà sul fronte, il conflitto è ben lontano dall’avvicinarsi a una conclusione.
La ritirata delle truppe nordcoreane potrebbe segnare un momento di svolta nella guerra, ma resta da capire se si tratta di una semplice riorganizzazione o di un primo segnale di difficoltà più profonde nella strategia russa.