Regno Unito: a sorpresa la Banca d'Inghilterra non alza i tassi

- di: Redazione
 
Il comitato di politica monetaria della Banca d'Inghilterra, dopo una serie di dichiarazioni che facevano pensare ad un imminente un rialzo dei tassi nel Regno Unito, ha deciso deciso di non agire. Il suo tasso di riferimento rimane allo 0,1%, cogliendo di sorpresa i mercati finanziari, che si aspettavano che l'istituto monetario britannico fosse la prima grande banca occidentale a decidere un rialzo. Tuttavia, il provvedimento è stato rinviato solo di qualche mese. "Riteniamo che i tassi di interesse dovranno aumentare moderatamente per portare l'inflazione al 2%" , avverte l'ente in una nota ufficiale.

Regno Unito: la Banca d'Inghilterra non alza i tassi

Due dei nove membri del comitato monetario erano a favore al rialzo, a fronte delle titubanze degli altri. Come confermato dallo stesso governatore della Banca d'Inghilterra, Andrew Bailey.
La Banca d'Inghilterra, chiamata comunemente ''la vecchia signora di Threadneedle Street", soprannome derivato dalla strada in cui si trova la sua sede, affronta lo stesso imbarazzo delle altre banche centrali. Nel Regno Unito l'inflazione ha raggiunto il 3,1% a settembre e dovrebbe aggirarsi intorno al 4,5% entro la fine dell'anno, per poi salire a un picco del 5% nella primavera del 2022, secondo i dati e le proiezioni della Banca d'Inghilterra.

L'impennata dei prezzi del gas e del petrolio, ma anche quella dei beni più durevoli, rende inevitabile questa traiettoria. D'altra parte, la ripresa economica è più fragile di quanto sembri. La crescita quest'anno si avvicinerà al 7% nel Regno Unito, il più forte dei Paesi del G7, ma è un effetto meccanico del recupero dopo la violenta caduta del 2020. Per ora, l'economia non è tornata del tutto ai suoi livelli pre-pandemici. ''Il prodotto interno lordo dovrebbe tornare ai suoi livelli dal quarto trimestre del 2019 al primo trimestre del 2022", osserva Andrew Bailey.

A ciò si aggiunge l'incertezza che regna sul mercato del lavoro. Il Regno Unito deve far fronte a significative carenze di manodopera in alcuni settori. Il panico intorno alle stazioni di servizio vuote, causato dalla mancanza di camionisti per il trasporto del carburante, dà l'impressione di un'economia in crisi. Ma altri segnali fanno esitare la Banca d'Inghilterra. In particolare, a fine settembre, il governo britannico ha posto fine alle erogazioni di sussidi per i cosiddetti ''disoccupati parziali'', beneficio di cui godevano ancora un milione di lavoratori.
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