Parità di genere, il GEAC 2024 segnala un arretramento nei diritti delle donne

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 

A ventiquattro anni dalla storica adozione della Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che sottolineava il ruolo fondamentale delle donne nei processi di pace e sicurezza, i dati globali evidenziano un preoccupante arretramento. Secondo quanto emerge dal Rapporto GEAC 2024, pubblicato nell'ambito delle discussioni del G7, nel 2023 le donne rappresentavano solo il 9,6% dei negoziatori di pace a livello mondiale.

Parità di genere, il GEAC 2024 segnala un arretramento nei diritti delle donne

Un dato che denuncia l’urgenza di rafforzare i meccanismi di inclusione e di superare le barriere che impediscono alle donne di esercitare un ruolo centrale nei processi di costruzione della pace. Secondo gli esperti del GEAC (Gender Equality Advisory Council), il G7 è chiamato a un ruolo di leadership nel promuovere un approccio più inclusivo alla sicurezza internazionale. "La pace è reale e duratura solo quando tutte le voci sono rappresentate, a partire da quelle delle donne", si legge nel rapporto.

Il nodo del lavoro di cura

L’altra criticità evidenziata dal Rapporto riguarda il lavoro di cura, una componente essenziale della società e dell'economia globale, ma ancora largamente invisibile. Le donne, infatti, continuano a sostenere una quota sproporzionata delle responsabilità domestiche e assistenziali, spesso senza alcun riconoscimento economico.

"La sottovalutazione sistematica del lavoro di cura non retribuito – spiegano i relatori del GEAC 2024 – contribuisce a mantenere le donne ai margini del progresso economico, alimentando il lavoro informale e rafforzando le disuguaglianze in termini di reddito". La carenza di politiche pubbliche volte a regolamentare e valorizzare queste attività rischia di rappresentare un freno alla crescita globale, aggravando il divario di genere in termini di accesso al mercato del lavoro e di retribuzione.

Verso un cambio di rotta

Il G7, secondo il GEAC, deve agire con fermezza per promuovere la parità di genere, sia attraverso politiche mirate a valorizzare il lavoro di cura sia garantendo un ruolo attivo e riconosciuto delle donne nei contesti decisionali, inclusi quelli legati alla pace e alla sicurezza.

Un cambio di paradigma è ormai necessario: riconoscere e sostenere il contributo delle donne non solo come obiettivo di equità sociale, ma come leva strategica per la stabilità e la prosperità globale.

Tags: geac
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