Scuola, presidi sotto esame: dal 2025 stipendi legati al merito

- di: Marta Giannoni

27/12/2024

Valutazione e merito nelle scuole
Una rivoluzione si profila nel mondo della scuola italiana: dal 2025 i dirigenti scolastici saranno valutati in base ai risultati raggiunti. A renderlo noto è il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, in un’intervista al Messaggero. "La retribuzione di risultato non sarà più distribuita a pioggia, ma legata al conseguimento di obiettivi concreti," ha spiegato. Questa riforma intende premiare chi dimostra efficienza e capacità di gestione, introducendo un modello orientato al merito.

Un’ondata di nuovi concorsi
Parallelamente, il 2025 vedrà un importante rilancio delle assunzioni pubbliche con concorsi per docenti, ispettori, dirigenti scolastici e personale amministrativo. "Alcuni bandi non venivano pubblicati da oltre 20 anni," ha sottolineato il ministro, evidenziando l’impatto di queste selezioni per snellire la gestione amministrativa e potenziare il sistema educativo.

Risultati che parlano al Sud
Il bilancio dell’anno appena concluso racconta di un recupero nelle competenze scolastiche, soprattutto nelle regioni del Sud. "I dati Invalsi mostrano progressi importanti in Italiano, Matematica e Inglese, con il Mezzogiorno che registra miglioramenti doppi rispetto al resto del Paese," ha affermato Valditara. Anche la dispersione scolastica esplicita è calata al 9,4%, un risultato storico che anticipa gli obiettivi fissati dall’Europa.

Più risorse per i docenti
Novità positive anche per gli stipendi degli insegnanti, con un aumento medio di 300 euro lordi al mese e il recupero del potere d’acquisto perso in oltre un decennio. "Abbiamo chiuso i contratti 2019-2021 e finanziato quelli fino al 2030," ha precisato il ministro, sottolineando l’importanza di garantire stabilità economica al personale scolastico.
Con questi interventi, Valditara punta a trasformare la scuola italiana, mettendo al centro merito, risultati e una gestione più moderna e responsabile.

Tags: ministro pubblica istruzione, giuseppe valditara, presidi, merito, docenti, scuola

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