Mercato immobiliare: la richiesta di case in campagna sale del 30%

 
Il mercato immobiliare è uno dei più condizionati ogni volta che l'economia di un paese subisce un importante shock e come è ovvio che sia, questo è il caso del periodo in cui la pandemia da Coronavirus sta avendo effetti su praticamente ogni settore della vita.

Un'analisi pubblicata dal Sole24Ore, l'emergenza sanitaria ha provocato una robusta impennata nella domanda per case di campagna, casali e rustici che si trovano in borghi, comuni molto piccoli e generalmente zone provinciali.

Il vero e proprio boom è stato quantificato in circa il 30% in più delle richieste rispetto a prima dello scoppio della pandemia, cosa che va chiaramente legata al bisogno di avere a disposizione ampi spazi e all'aperto (motivo per cui l'esplosione è avvenuta dopo la fine del lockdown e in particolare a luglio).

Per quanto riguarda le zone più toccate da questo dato, troviamo il bresciano e l'alessandrino: l'offerta di case di campagna è salita di più di tre volte in provincia di Brescia e di Alessandria che registrano rispettivamente un +268% e un +241%. Mentre altrove "solamente" raddoppiata la domanda nelle province di Asti, Verona, Viterbo e Brindisi (rispettivamente +136%, +129%, +123% e +100).

Queste sono le parti d'Italia più calde sotto questo punto di vista, mentre fra le 27 province che sono state analizzate nel report, solamente 9 vedono un calo: tutte le altre registrano importanti incrementi.

A commentare questi dati è Vincenzo De Tommaso, PR e Communication Manager dell'Ufficio Studi di Idealista: "Uno dei fattori è il ricorso sempre maggiore allo smart working che spinge i lavoratori a rivedere completamente le loro esigenze abitative dopo il lockdown. Per questo la domanda per le proprietà rurali ha avuto una grande crescita fra primavera ed estate: i piccoli centri potrebbero diventare un'alternativa per garantirsi ambienti con alto standard di vivibilità in spazi aperti e ampi. Il tutto con prezzi molto ridotti rispetto ai grandi centri urbani".
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