• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Non c’è crescita senza rigore, parola dell’Istituto Bruno Leoni

- di: Vittorio Massi
 
Non c’è crescita senza rigore, parola dell’Istituto Bruno Leoni
Non c’è crescita senza rigore – Istituto Bruno Leoni
Alla vigilia della legge di bilancio, l’IBL avverte: solo la disciplina nei conti pubblici crea fiducia, investimenti e sviluppo. “Il debito buono non esiste”.

(Foto: Carlo Stagnaro, direttore Ricerche e Studi dellIBL).

Perché il rigore fa crescere

Alla vigilia della legge di bilancio, l’Istituto Bruno Leoni (IBL) torna a ribadire un principio che definisce “elementare ma dimenticato”, afferma l’IBL: non può esserci crescita senza rigore nei conti pubblici. Per l’IBL, la disciplina finanziaria non è un vincolo ideologico, ma una condizione necessaria per lo sviluppo.

Secondo l’IBL, un bilancio ordinato riduce l’incertezza in cui si muovono famiglie e imprese, rafforza la fiducia e libera risorse private che altrimenti verrebbero assorbite dal debito pubblico. “Il rigore apre spazi al settore produttivo e rende il Paese più attraente per i capitali esteri”, puntualizza IBL.

Politica che sceglie

L’Istituto Bruno Leoni evidenzia che finanze pubbliche in ordine obbligano la politica a scegliere, e dunque a governare davvero. “Una politica che sceglie è migliore di una politica che vive di irresponsabilità”, evidenzia l’Istituto Bruno Leoni, rimarcando che le scelte coraggiose, non la spesa facile, sono la via per crescere.

Monito agli industriali

Nel suo intervento, l’IBL critica con nettezza le posizioni di Confindustria, che ha bollato come “da copertina” la prudenza del governo nei conti. “Gli industriali dovrebbero ricordare quando approcci diversi aumentavano il rischio Paese e rendevano più difficile finanziare le proprie attività”, afferma l’IBL.

Basta bonus, serve semplificazione

Ottobre, nota l’Istituto Bruno Leoni, è il mese in cui ogni categoria tende a chiedere incentivi, bonus e sussidi. È legittimo, ma non utile, avverte IBL: gli imprenditori dovrebbero chiedere meno burocrazia e regole più semplici, non nuovi aiuti a carico dei contribuenti.

Il nodo delle risorse e il mito del debito buono

Quando si chiedono fondi pubblici, l’IBL domanda di indicare sempre dove reperirli. Il timore, sottolinea l’Istituto Bruno Leoni, è che la risposta sia la solita: altro debito. “Lo si chiama ‘debito buono’ quando ci si vergogna delle proprie idee”, afferma l’IBL, ribadendo che la crescita non nasce dalla spesa ma dalla responsabilità.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 81 record
Pagina
12
01/12/2025
PIL Svizzero in lieve flessione: la “resilienza elvetica” vacilla
L’economia svizzera rallenta nel terzo trimestre 2025: PIL -0,5%, flessione di chimico-far...
01/12/2025
Cuba apre le porte al capitale straniero, via a un maxi provvedimento
Cuba lancia riforme per rendere l’economia più moderna e competitiva: nuove regole per inv...
01/12/2025
Borse europee in calo, Piazza Affari frena con Mps e bitcoin
Le Borse europee aprono dicembre in calo. A Piazza Affari pesa Mps, scivola il bitcoin olt...
01/12/2025
Orcel frena su Generali: “Possiamo cooperare anche senza quota”
Andrea Orcel ridisegna il rapporto tra UniCredit e Generali: dalla salita al 6,7% del capi...
01/12/2025
Prelievi contanti: cosa cambia da oggi 1° dicembre 2025
Dal 1° dicembre 2025 dovrebbe arrivare un nuovo controllo automatico sui prelievi in conta...
01/12/2025
Draghi scuote l’Europa: senza AI sarà stagnazione
Dal Politecnico di Milano Draghi avverte: senza una rapida adozione dell’intelligenza arti...
Trovati 81 record
Pagina
12
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720