Istat, attesi nuovi aumenti nei prossimi mesi. In arrivo stangata prezzi da 1.500 euro a famiglia

- di: Redazione
 
Il mese di Agosto è ormai passato, le vacanze estive sono un ricordo ed è giunto il momento di tornare alla solita routine. Settembre ci attende con delle novità che non faranno piacere agli italiani dopo il rientro dalle ferie, è in arrivo una stangata prezzi da 1.500 euro a famiglia secondo quanto riportato dall'Istat.

Istat: i rincari previsti per l’Autunno 2021


Il rientro dalle ferie delle famiglie italiane sarà decisamente amaro, sono infatti previsti dei rincari che potranno arrivare fino a 1.500 euro per ogni famiglia, dalla scuola alla benzina, fino ai prezzi al dettaglio e alle bollette delle utenze domestiche.

Fra le categorie maggiormente penalizzate dagli aumenti troviamo la scuola, l’acquisto dei materiali scolastici griffati come zaini, astucci e tutto il necessario per gli studenti ha subito un aumento medio del 3,5% arrivando a imporre una spesa di circa 550 euro per ogni studente. Bisogna inoltre precisare che l’importo non tiene conto dei libri di testo, il cui costo può arrivare fino a 1.200 euro.


Anche i prezzi al dettaglio subiscono una forte accelerata, si prevede un aumento di quasi 190 euro a famiglia solo per il periodo autunnale a causa dell’inflazione. Non sarà più roseo il settore dei trasporti, l’aumento del costo dei carburanti non accenna a rallentare e si trasformerà in un aumento di circa 75 euro a famiglia.
“L’Istat conferma in pieno l’allarme rincari lanciato nei giorni scorsi dal Codacons, spiega il presidente Carlo Rienzi. Sarà un autunno pesante sul fronte dei listini al dettaglio, con i prezzi che continueranno a segnare rialzi determinando aggravi di spesa per i consumatori. Allarme anche sul fronte delle bollette dell’energia, che ad ottobre potrebbero subire maxi-aumenti a causa dei rincari delle materie prime, con una maggiore spesa per l’energia pari a oltre +200 euro a famiglia su base annua”. “A tutto ciò si aggiungono le consuete spese autunnali che attendono le famiglie, a partire da quelle legate alla scuola con il comparto che segna incrementi medi dei listini del +3,5% rispetto allo scorso anno, prosegue Rienzi. Una situazione che da un lato rischia di determinare una vera e propria stangata per le tasche degli italiani, dall’altro di avere effetti depressivi sui consumi, perché le famiglie reagiranno ai rincari riducendo gli acquisti”.
 
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