Intesa Sanpaolo: accordo sindacale per 2000 nuove uscite volontarie e 1100 assunzioni entro il 2025

- di: Daniele Minuti
 
Intesa Sanpaolo ha comunicato di aver raggiunto un'intesa sindacale firmata con le delegazioni di gruppo di FABI, FIRST CISL, FISAC/CGIL, UILCA e UNISIN, finalizzata sia a un nuovo ricambio generazionale senza impatti sociali che alla ricerca di un percorso di riconversione e riqualificazione professionale per i dipendenti del Gruppo, anche attraverso una maggiore armonizzazione fra sfera professionale e personale.

Intesa Sanpaolo: accordo sindacale per nuove uscite volontarie e assunzioni entro il 2025

L'accordo in questione ha infatti individuato modi e criteri per il raggiungimento dell'obiettivo di 2000 nuove uscite volontarie entro il 2025, rese possibile grazie all'accesso al pensionamento o al Fondo di Solidarietà da parte delle persone del Gruppo Intesa Sanpaolo.

Inoltre, entro lo stesso limite temporale, saranno effettuate assunzioni a tempo indeterminato mantenendo il rapporto di una ogni due uscite volontarie (quindi fino a 1000 assunzioni a fronte delle 2000 uscite previste) a cui si andranno aggiungere 100 assunzioni a integrazione dell’accordo ufficializzato lo scorso 29 settembre 2020.

Tali nuove entrate mirano a sostenere la crescita del Gruppo per raggiungere un totale di 4600 persone entro il dicembre del 2025, a fronte delle uscite previste che si concluderanno nel primo trimestre dello stesso anno e ammontano a 9200 unità.

Nella nota ufficiale viene specificato come l'accordo preveda che "l'offerta riguardante le uscite volontarie venga rivolta a tutte le persone delle società italiane del Gruppo Intesa Sanpaolo, compresi i dirigenti, possa aderire, secondo modalità comunicate dal Gruppo, chi abbia maturato i requisiti di pensionamento entro il 31 dicembre 2028, incluse le regole di calcolo cosiddette “Quota 100” e “Opzione donna”,  nel caso in cui le domande di pensionamento o accesso al Fondo di Solidarietà risultassero superiori al numero di 2.000 venga redatta una graduatoria unica a livello di Gruppo per tutto il personale delle società italiane, sulla base della data di maturazione del diritto alla pensione, nella graduatoria verrà data priorità ai titolari delle previsioni ex art. 3, comma 3 della L. 104/1992 per sé e alle persone disabili con percentuale di invalidità non inferiore al 67%".
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