Il rallentamento economico scuote Berlino, Germania in confusione

- di: Bruno Coletta
 
La Germania, motore economico dell’Europa, sta affrontando una crisi profonda che combina il rallentamento economico con un’instabilità politica senza precedenti. Dopo decenni di crescita costante, il paese si trova oggi intrappolato in una stagnazione economica che preoccupa non solo i tedeschi, ma anche i partner europei.
Secondo Klaus Schröder, economista presso l’Università di Monaco, “il modello economico tedesco basato sull’export sta crollando sotto il peso delle tensioni geopolitiche e della crisi energetica”. Schröder sottolinea che l’aumento dei costi di produzione, in particolare nell’industria automobilistica e chimica, ha indebolito la competitività del paese.

La crisi energetica amplifica le difficoltà

La dipendenza della Germania dal gas russo, messa in evidenza dalla guerra in Ucraina, ha lasciato il paese vulnerabile a shock energetici. Malgrado gli sforzi per diversificare le fonti di energia, il governo di Olaf Scholz (nella foto) non è riuscito a fornire una risposta rapida ed efficace.
Abbiamo sottovalutato la velocità con cui le dinamiche geopolitiche avrebbero colpito il nostro approvvigionamento energetico”, ha ammesso Annalena Baerbock, ministra degli Esteri.
Il risultato è un aumento dei prezzi dell’energia che grava pesantemente sulle famiglie e sulle imprese. Secondo un rapporto della Bundesbank, l’inflazione energetica ha eroso il potere d’acquisto e ridotto gli investimenti, contribuendo a un rallentamento della crescita previsto al di sotto dello 0,5% per il 2025.

La paura dell’ultradestra e il rischio di instabilità

Con il collasso del governo Scholz, la Germania si trova in una fase di transizione politica delicata. L’assenza di una leadership chiara ha alimentato il malcontento popolare, creando un terreno fertile per l’avanzata dell’estrema destra.
Alternative für Deutschland (AfD), il partito ultranazionalista, ha registrato un aumento senza precedenti nei sondaggi, arrivando a superare il 20% delle preferenze. “La Germania rischia di seguire la strada della Francia, con una frammentazione politica crescente e proteste diffuse”, avverte Heinrich Keller, politologo dell’Università di Berlino.
Le tensioni sociali si sono intensificate, con manifestazioni regolari nelle principali città tedesche contro l’austerità e le politiche migratorie. La paura di una radicalizzazione del dibattito pubblico cresce, mentre la scena politica si prepara a elezioni anticipate che potrebbero ridefinire il futuro del paese.

Le prospettive per il futuro
Gli esperti concordano sul fatto che la Germania debba riformare profondamente il suo modello economico per affrontare le sfide globali. Anna Meier, analista economica, osserva che “la transizione verso un’economia più verde e tecnologica è inevitabile, ma richiede investimenti e leadership politica”.
Intanto, i cittadini tedeschi affrontano un clima di crescente incertezza, con manifestazioni in aumento e richieste di maggiore sostegno sociale. La strada verso la stabilità economica e politica appare ancora lunga e complessa.
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