• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Trump fa sul serio, vuole acquistare e controllare Gaza

- di: Jole Rosati
 
Trump fa sul serio, vuole acquistare e controllare Gaza
Il presidente USA e l’idea controversa per il futuro della Striscia. I palestinesi: “Colonialista”.

Donald Trump torna a scuotere la politica internazionale con una proposta che ha già sollevato un’ondata di reazioni: l’acquisto e il controllo della Striscia di Gaza da parte degli Stati Uniti. L’annuncio è arrivato a bordo dell’Air Force One, mentre il presidente si dirigeva a New Orleans per assistere al Super Bowl, e rappresenta un’ulteriore dimostrazione della sua volontà di lasciare un’impronta personale sulle dinamiche del Medio Oriente.

Un piano ambizioso e controverso
Secondo le dichiarazioni rilasciate dal presidente, l’intenzione sarebbe quella di assumere il controllo dell’area e svilupparla gradualmente sotto la supervisione americana. “Pensate a Gaza come un grande sito immobiliare, e gli Stati Uniti ne assumeranno il possesso, e lo svilupperanno lentamente, molto lentamente. Non abbiamo fretta. Porteremo stabilità in Medio Oriente”, ha affermato Trump.
L’idea, secondo fonti vicine all’amministrazione, prevede che alcuni settori della Striscia possano essere ceduti a paesi arabi alleati come l’Arabia Saudita o gli Emirati Arabi Uniti, mentre il resto resterebbe sotto un’amministrazione congiunta USA e ONU per garantire una transizione ordinata e una ricostruzione a lungo termine.

Reazioni internazionali: tra scetticismo e critiche
L’annuncio ha immediatamente suscitato reazioni contrastanti. Da Washington non sono ancora arrivate dichiarazioni ufficiali da parte del Congresso, ma alcuni senatori democratici hanno già espresso forti perplessità. “Questo non è un affare immobiliare, è una questione di diritti umani e autodeterminazione”, ha dichiarato il senatore Bernie Sanders.
Dalla Palestina, il portavoce di Hamas Fawzi Barhoum ha definito la propostaridicola e colonialista”, affermando che nessuna potenza straniera potrà mai arrogarsi il diritto di acquisire Gaza.
Anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha preso le distanze dal progetto, ribadendo che la sicurezza della regione non può essere garantita attraverso un’operazione del genere: “La questione di Gaza deve essere risolta in modo che protegga gli interessi di Israele e del popolo ebraico”. 

Un’idea destinata a fallire?
Analisti politici e diplomatici ritengono altamente improbabile che un simile piano possa concretizzarsi. L’ex segretario di Stato John Kerry ha sottolineato come ogni ipotesi di gestione internazionale della Striscia debba passare per negoziati multilaterali e non possa essere imposta unilateralmente dagli Stati Uniti. “Gaza non è in vendita e pensare di trattarla come una proprietà privata è semplicemente assurdo”.
Mentre l’idea di Trump continua a generare polemiche, la comunità internazionale osserva con attenzione i prossimi passi dell’amministrazione americana e le reazioni dei leader mediorientali. Se da un lato il presidente USA sembra voler insistere sulla sua proposta, dall’altro è chiaro che il percorso per realizzarla appare quanto mai tortuoso.

Notizie dello stesso argomento
Nessun record risponde ai criteri di ricerca
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720