Francia: cresce il pessimismo tra gli imprenditori

- di: Redazione
 
Secondo gli imprenditori francesi, intervistati nel mese di ottobre dagli analisti dell'Ufficio nazionale di statistica, il clima economico nel settore sta diventando decisamente più oscuro. Toccando quota 92, l'indicatore perde sette punti e si discosta notevolmente dalla sua media pluriennale (100). Escludendo la crisi sanitaria a causa della pandemia (aprile 2020), si tratta del calo mensile più consistente dal novembre 2008. Tutti gli equilibri di opinione che definiscono il clima contribuiscono al suo declino.

Francia: cresce il pessimismo tra gli imprenditori

In ottobre il saldo delle opinioni sulla produzione passata diminuisce drasticamente e si colloca ben al di sotto della sua media a lungo termine, con un evidente diminuzione. Quello relativo alle prospettive generali della produzione nell'industria è lievemente diminuito e resta al di sotto della media. Il saldo relativo all’incertezza economica percepita è aumentato in modo significativo e si sta avvicinando alla sua media.
I saldi di opinione legati al livello degli ordini, sia mondiali che esteri, crollano fortemente e si riportano al di sotto delle rispettive medie. Hanno raggiunto il livello più basso dall’inizio del 2021. Il saldo dei giudizi sullo stato attuale delle scorte di prodotti finiti aumenta fortemente e torna al di sopra della media. Ha raggiunto il livello più alto dall’agosto 2023.

Torna a crescere, riportandosi al di sopra della media, il saldo dei giudizi sull'evoluzione attesa dei prezzi di vendita nei prossimi tre mesi. La percentuale di imprese che dichiarano ostacoli alla produzione per carenza di personale è leggermente diminuita, ma è rimasta al di sopra della media. Aumenta leggermente e si colloca poco al di sopra della propria quota di imprese che dichiarano le difficoltà di approvvigionamento come un fattore limitante la produzione. Complessivamente aumenta la percentuale di aziende che dichiarano ostacoli legati esclusivamente all'offerta: con il 25%, si discosta leggermente dalla media pluriennale. Infine, la percentuale di aziende che dichiarano ostacoli legati esclusivamente alla domanda è stabile: con il 28%, rimane ben al di sotto della media di lungo periodo.
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