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Rottamazione quinquies e taglio Irpef: cosa cambia nel 2026

- di: Bruno Coletta
 
Rottamazione quinquies e taglio Irpef: cosa cambia nel 2026
Rottamazione quinquies e taglio Irpef: cosa cambia nel 2026
Pace fiscale selettiva, 120 rate in 10 anni e sconto al 33 per cento: benefici e incognite tra conti pubblici e scelte politiche.

La prossima manovra di bilancio mette al centro due dossier che toccano milioni di contribuenti: la rottamazione quinquies delle cartelle e il taglio dell’IRPEF per il ceto medio. L’indirizzo politico è chiaro, ma l’attuazione dipenderà dall’equilibrio tra benefici promessi e sostenibilità dei conti pubblici.

Rottamazione: chi rientra e con quali regole

Le valutazioni in corso aprono alla possibilità di includere anche chi ha già aderito a precedenti definizioni agevolate. L’intenzione è esplicita: aiutare chi ha provato a mettersi in regola senza riuscire a completare i pagamenti, evitando però che lo strumento diventi un rifugio per i furbetti.

In tv il vicepremier Matteo Salvini ha rilanciato la linea: “L’aumento degli stipendi insieme alla rottamazione delle cartelle esattoriali sono i due pilastri per sostenere il ceto medio”, sottolineando che “un italiano su tre ha una cartella che si trascina da anni”. Indicazione politica netta, con l’ultima parola che spetterà al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Rate, decadenza e selettività

Il perno della misura è una dilazione lunga: 120 rate in 10 anni. Sul fronte della decadenza si ragiona su una maggiore tolleranza: l’ipotesi spinta dalla Lega è far scattare la decadenza dopo più rate non pagate (fino a otto), rispetto alla rigidità attuale.

Linea di rigore dal fronte tecnico: il viceministro Maurizio Leo insiste su criteri selettivi legati a importi e condizioni economiche, per concentrare il beneficio su chi è davvero in difficoltà. Obiettivo dichiarato: scongiurare gli abusi di chi aderisce solo per rallentare le procedure.

La Corte dei conti ha più volte segnalato lo scarto tra adesioni e pagamenti effettivi nelle precedenti edizioni: monito che spinge a calibrare meglio accessi, scadenze e controlli.

Taglio Irpef: la fascia interessata

Il governo mira a ridurre la seconda aliquota IRPEF dal 35 al 33 per cento. Il perimetro di applicazione resterebbe centrato sullo scaglione intermedio, con valutazione di estendere il tetto da 50.000 a 60.000 euro lordi annui, in base alle risorse disponibili.

Il Ministro Giorgetti ha definito la priorità come non “elettorale”, ma legata a “risultati concreti”. Traduzione: ci sarà un taglio, ma dimensione e platea dipenderanno dalle compatibilità di bilancio.

Quanto si può risparmiare

Le simulazioni indicano un beneficio che parte da circa 40 euro l’anno per redditi poco sopra i 28.000 euro e cresce all’aumentare della base imponibile. Per redditi nell’ordine dei 55.000–60.000 euro, il vantaggio può arrivare fino a circa 1.440 euro annui.

Esempio indicativo: con 35.000 euro di reddito, l’applicazione del 33 per cento sulla parte oltre i 28.000 euro determina un risparmio nell’ordine di 140 euro. Con 55.000 euro di reddito, il risparmio stimato è intorno a 940 euro. Per redditi pari o superiori a 50.000 euro (o 60.000 in caso di estensione dello scaglione), il beneficio massimo si attesta a circa 1.440 euro.

Cosa può frenare le misure

Tre vincoli dominano il quadro:

  • Coperture: il taglio IRPEF vale circa 4 miliardi, risorse da reperire senza sforare i saldi;
  • Contesto: crescita debole, inflazione e tensioni geopolitiche suggeriscono prudenza;
  • Regole Ue: deficit e debito impongono scelte selettive, non condoni generalizzati.

Su questo punto Giorgetti è stato netto: “La manovra sarà costruita per priorità, evitando illusioni e misure insostenibili”.

Calendario politico e tecnico

Le prossime tappe sono scandite. Entro il 2 ottobre è atteso il Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP), con l’aggiornamento del quadro macroeconomico e l’ossatura delle misure. A seguire, intorno al 20 ottobre, il disegno di Legge di Bilancio approda in Parlamento, dove prenderanno forma numeri, platee e condizioni definitive.

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