Energia, Enea: rinnovabili in crescita ma calano le ambizioni di decarbonizzazione
- di: Barbara Bizzarri
La produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia continua a crescere, segnando un +8% nel terzo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tuttavia, i consumi di energia finale aumentano del 2% e le emissioni di CO2 riducono il loro calo al -1%, contro il -7% registrato nei primi sei mesi dell'anno: è quanto emerge dall’Analisi Enea del sistema energetico nazionale per il terzo trimestre 2024 che evidenzia segnali preoccupanti per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.
Energia, Enea: rinnovabili in crescita ma calano le ambizioni di decarbonizzazione
L'indice ISPRED, che misura sicurezza energetica, prezzi e decarbonizzazione, ha toccato i minimi storici, a causa del rallentamento delle politiche di riduzione delle emissioni. "La traiettoria attuale delle emissioni non-ETS, che includono settori come trasporti, residenziale e industria non energivora, è la più lontana mai registrata dagli obiettivi 2030", spiega Francesco Gracceva, coordinatore dell'analisi Enea.
La ripresa dei consumi energetici è trainata dai trasporti (+2%) e dal settore civile (+3,5%), influenzato dal massiccio utilizzo dei climatizzatori durante l'estate calda. Al contrario, l'industria registra un calo del 2,5%, il decimo trimestre consecutivo in contrazione, in parte per effetto della crisi dell'economia tedesca e dei prezzi dell'energia, che rimangono elevati e in aumento.
Sul fronte delle fonti energetiche, cala drasticamente l'uso del carbone (-40%), mentre crescono petrolio (+2,5%) e gas naturale (+3%), utilizzati soprattutto per la mobilità e la generazione elettrica.
Il calo delle emissioni di CO2 è concentrato nel settore elettrico, dove la generazione da fonti fossili scende al 46%, nuovo minimo storico. Tuttavia, le emissioni aumentano nei settori non-ETS (+2%), spinti dai trasporti e dal residenziale, che vanificano i progressi fatti altrove. Per raggiungere i target del 2030, le emissioni in questi settori dovrebbero diminuire in media del 5% all’anno nei prossimi sei anni.
In Europa, si registra un trend più marcato verso le rinnovabili (+15%) e un calo più contenuto del carbone (-20%) rispetto all’Italia. Sul mercato energetico, il prezzo del gas naturale torna a crescere (+7% rispetto al 2023) e si stabilizza sopra i 40 €/MWh da ottobre mentre sulle borse elettriche europee, nonostante aumenti significativi registrati tra aprile e giugno (in Spagna e Francia), i prezzi nel terzo trimestre sono rimasti ovunque ben al di sotto dei livelli di un anno prima, con l’unica eccezione dell’Italia, dove il prezzo è risultato maggiore del 5%.