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Dieter Schwarz, l’uomo più ricco della Germania grazie all’impero Lidl

- di: Bruno Legni
 
Dieter Schwarz, l’uomo più ricco della Germania grazie all’impero Lidl
Dieter Schwarz, Lidl e l’impero della discrezione | Analisi e dati
L’86enne fondatore di Lidl e Kaufland guida per il terzo anno consecutivo la classifica dei tedeschi più facoltosi. Patrimonio da 46,5 miliardi. Il suo impero della grande distribuzione vale più del Pil di molti Paesi. 

Pochi l’hanno visto in faccia, non compare sui giornali finanziari né sui blog di settore. Eppure Dieter Schwarz, 86 anni, è l’uomo più ricco della Germania. Fondatore delle catene di supermercati Lidl e Kaufland, si conferma ancora una volta in cima alla classifica dei 500 tedeschi più facoltosi pubblicata da “Manager Magazin”. Il suo patrimonio è cresciuto fino a raggiungere i 46,5 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 43,7 miliardi dello scorso anno.

Nato il 24 settembre 1939 a Heilbronn nella Germania sud-occidentale, a circa 50 chilometri a nord di Stoccarda, Schwarz ha costruito un impero che oggi domina la grande distribuzione europea. Alle sue spalle, nella classifica dei paperoni tedeschi, figurano gli eredi Bmw, Susanne Klatten e Stefan Quandt, con 36,1 miliardi di euro. Al terzo posto le famiglie Albrecht e Heister, proprietarie della catena di discount Aldi Süd, con 27,7 miliardi. 

Un impero nato in famiglia

L’azienda fu fondata nel 1930 da Josef Schwarz, padre di Dieter. Ma è stato il figlio a trasformare quella piccola attività commerciale in un colosso mondiale. Con ricavi di 175,4 miliardi di euro nell’esercizio fiscale 2024, lo Schwarz Group è il più grande rivenditore europeo e il quarto più grande al mondo per fatturato.

Il gruppo ha chiuso il 2024 con una crescita del 4,9% rispetto all’anno precedente, creando circa 20 mila nuovi posti di lavoro. Un risultato straordinario in tempi economicamente difficili. L’impero Schwarz conta oggi oltre 14.200 negozi in 32 Paesi e impiega 595 mila dipendenti. 

 Il miliardario invisibile

Nonostante sia tra gli uomini più ricchi del pianeta, Dieter Schwarz è famoso per la sua riservatezza estrema. Tra i 40 uomini più ricchi al mondo è sconosciuto persino nella sua città. Niente interviste, niente foto ufficiali, niente apparizioni pubbliche. Un profilo bassissimo che contrasta con l’ostentazione tipica di molti altri miliardari.

A fine anni Novanta ha lasciato il ruolo di amministratore delegato e ha messo il 99,9% delle azioni di Lidl e Kaufland in una fondazione che porta il suo nome, mantenendo però il 100% dei diritti di voto in una società operativa separata. Una strategia per garantire l’indipendenza futura delle sue creature imprenditoriali. Vive a Heilbronn con sua moglie Franziska, lontano dai riflettori. 

Germania, il paese dei miliardari (sempre più ricchi)

La classifica di “Manager Magazin”, pubblicata da 25 anni, racconta una storia di crescente concentrazione della ricchezza. Dal 2001 il patrimonio complessivo dei 100 tedeschi più ricchi è quasi triplicato, passando da 263 a 758 miliardi di euro, mentre il Pil tedesco nello stesso periodo è solo raddoppiato. La Germania conta oggi 256 miliardari, sette in più rispetto all’anno scorso: un nuovo record assoluto. 

Da discount a gigante tech

Ma lo Schwarz Group non si limita più solo ai supermercati. Il gruppo sta investendo massicciamente nel digitale, puntando a diventare un fornitore di infrastrutture cloud e servizi digitali. Una trasformazione ambiziosa che potrebbe ridefinire il futuro della distribuzione europea. Le aziende manifatturiere del gruppo hanno garantito approvvigionamenti per un valore di 4,6 miliardi di euro, principalmente destinati a Lidl e Kaufland, con un aumento del 9,5% rispetto all’anno precedente. Una filiera sempre più integrata che permette di controllare qualità e costi.

La storia di Dieter Schwarz è quella di un visionario che ha capito prima degli altri il potenziale dei discount. Partendo dal negozio del padre, ha costruito un impero che oggi sfida i giganti mondiali della distribuzione. E tutto questo rimanendo nell’ombra, lontano dalle luci della ribalta. Perché, come dice il proverbio tedesco, “chi lavora bene non ha bisogno di apparire”.

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