doValue: nuovo business da 8 miliardi di euro e acquisizione di Gardant in arrivo

- di: Barbara Leone
 
Numeri in crescita per doValue, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, il cui Consiglio di Amministrazione ha  approvato la Relazione finanziaria consolidata intermedia al 30 settembre 2024. In quello che è stato definito dal management come un anno di transizione, con la struttura di business development in fase di potenziamento e un mercato ancora caratterizzato da operazioni di dimensioni ridotte, il Gruppo ha registrato un Gross Book Value (GBV) di €116,7 miliardi, segnando un incremento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2023 e consolidando la propria posizione in Grecia e Spagna, mercati chiave in cui ha conquistato una significativa quota di mercato, rispettivamente oltre il 90% e il 21%. Il Gruppo ha gestito nuove operazioni per un totale di €8 miliardi, suddivisi tra forward flow (€2,3 miliardi) e mandati acquisiti (€5,7 miliardi). Tra questi, emergono €3,7 miliardi di mandati in Grecia, €1 miliardo in Spagna e €0,9 miliardi in Italia. Di particolare rilievo è stata l’espansione dei mandati legati ai prestiti non-NPL, che rappresentano ora il 35% del nuovo GBV, a conferma della volontà di doValue di allinearsi alle tendenze di diversificazione e innovazione delineate nel piano industriale 2024-2026.

doValue: nuovo business da 8 miliardi di euro e acquisizione di Gardant in arrivo

Nonostante il calo delle collection, che sono passate da €3,4 miliardi nei primi nove mesi del 2023 a €3,1 miliardi nello stesso periodo del 2024, il Gruppo ha mostrato un andamento positivo trimestre su trimestre, con miglioramenti sequenziali in tutte le aree geografiche. La raccolta è stata sostenuta in Grecia (€1,3 miliardi) e in Italia (€1,1 miliardi), mentre in Spagna ha raggiunto i €736 milioni. Tuttavia, il tasso di collection complessivo è sceso al 4,2%, con una leggera flessione rispetto al 4,5% del 2023. Le difficoltà economiche hanno inciso sui ricavi del Gruppo, che sono diminuiti del 5,4% attestandosi a €313,8 milioni. In particolare, i ricavi da servicing hanno subito una contrazione, con un calo del 5,8%, passando da €257,2 milioni a €242,3 milioni. La flessione è stata più pronunciata nel segmento immobiliare spagnolo, dove la pressione sui prezzi ha generato un calo del 39,1% su base annua. Tuttavia, si è registrata una crescita nel segmento UTP, con un aumento dei ricavi del 30,4% nel terzo trimestre, evidenziando una ripresa delle attività in Grecia e una stabilizzazione del business in Italia.

A fronte di ricavi in diminuzione, doValue ha adottato misure di contenimento dei costi, mantenendo le spese operative stabili a €187 milioni e riuscendo a compensare gli effetti dell’inflazione e degli aumenti salariali medi del 15% in Italia. Questa gestione oculata ha permesso di mantenere il margine EBITDA, esclusi gli elementi non ricorrenti, al 30,5%, sebbene in calo rispetto al 35,3% dell’anno precedente. La Società ha, inoltre, diminuito le commissioni di outsourcing dell’attività NPL sia in termini assoluti (-21%) che come percentuale dei ricavi lordi, scendendo dal 4,8% al 3,9%. Tale riduzione riflette l’insourcing di processi operativi precedentemente affidati a terzi, una mossa che ha permesso di ottimizzare ulteriormente i costi e migliorare l’efficienza.

Il dato sull’utile netto rappresenta uno dei risultati più rilevanti per il Gruppo. Nei primi nove mesi del 2024, doValue ha registrato un utile netto di €10,3 milioni, rispetto a una perdita di €25,7 milioni nel 2023. Anche escludendo le componenti non ricorrenti, il risultato netto è positivo a €4,8 milioni, segnando un recupero rispetto alla perdita di €9,7 milioni dell’anno precedente. Il Gruppo ha inoltre evidenziato una buona capacità di generazione di cassa con un flusso operativo di €23,7 milioni, ridotto solo parzialmente rispetto al 2023, e un livello di indebitamento finanziario netto pari a €494,5 milioni. Nonostante un aumento del rapporto di leva finanziaria a 3,1x rispetto al 2,9x dell’anno precedente, la Società dispone di una solida liquidità, con €90,5 milioni di cassa in bilancio e €83 milioni di linee di credito disponibili.

Tra le iniziative strategiche del terzo trimestre, doValue ha ampliato i propri mandati in Italia e in Grecia, oltre a consolidare la propria posizione in Iberia. Tra i contratti più rilevanti figura un mandato per la gestione di circa 2.000 asset immobiliari con un valore netto contabile di €200 milioni, assegnato da una delle principali banche greche. Nel contempo, la Società ha completato la cessione delle attività in Portogallo, segnando un ulteriore passo verso il consolidamento della propria presenza nei mercati prioritari. La recente acquisizione di Gardant rappresenta un capitolo fondamentale per l’espansione di doValue. La transazione, approvata dall’Assemblea Generale Straordinaria di settembre 2024, prevede un aumento del numero di membri del CdA e l’emissione di nuove azioni per un valore di €80 milioni, da convertire in azioni ordinarie riservate agli azionisti di Gardant. L’operazione rafforzerà la posizione di doValue come player leader nel mercato europeo della gestione di crediti deteriorati.

Guardando al futuro, doValue conferma la propria fiducia nel raggiungimento degli obiettivi prefissati per il 2024. La pipeline dei mandati di servicing per i prossimi 18 mesi è stimata in circa €33 miliardi, alimentata dall’evoluzione normativa europea che incoraggia le banche a esternalizzare le attività di gestione crediti e dall’aumento delle esigenze di monitoraggio dei prestiti non-NPL. L'attuazione di normative più stringenti in Italia, in particolare con la recente introduzione della direttiva europea sui servicer, rafforza ulteriormente il vantaggio competitivo di doValue rispetto ai player minori, incoraggiando un processo di consolidamento del settore. La Società prevede che tali normative contribuiranno a migliorare la qualità del portafoglio e a garantire un flusso di ricavi costante.

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