La Cina non ha sconfitto la corruzione e Xi pretende onestà dai funzionari del partito

- di: Redazione
 
La Cina non è ancora riuscita a vincere la guerra contro la corruzione e di questo è consapevole Xi Jinping, segretario generale della Comitato Centrale del Pcc, che ha usato toni duri nei confronti del suo Partito, lasciando intendere che è intenzionato a fermare la piaga della corruzione, ammettendo quindi che quanto fatto sino ad oggi non è servito se non in minima parte.
''È imperativo" - ha detto davanti al Comitato centrale del Pcc - "che il Partito mantenga il suo orientamento politico nella lotta alla corruzione e coordini gli sforzi per creare un deterrente, rafforzare le misure per prevenirla e costruire contro di essa difese morali contro la corruzione''.

Cina: Xi Jinping tuona contro i casi di corruzione

L'aspetto più rilevante riguarda il fatto che, dell'intervento di Xi su un argomento delicato e sul quale il segretario si è espresso ripetutamente in precedenza, i media filo-governativi abbiano dato larghissimi stralci, che hanno fatto capire come la lotta alla corruzione, nonostante gli sforzi del governo, è ancora lontana dalla vittoria. Quindi una significativa presa d'atto che la strada da percorrere per fare pulizia nel partito è ancora lunga.
''Il Partito" - ha infatti detto Xi Jinping - "deve ancora affrontare un compito lungo e arduo per proteggersi dall'influenza ingiustificata di vari gruppi di interesse, rispondere a comportamenti corrotti nascosti e sempre più sofisticati, rimuovere completamente le opportunità di cattiva condotta, eliminare gradualmente la corruzione sistemica e disinnescare rischi e potenziali pericoli''.

Nel suo intervento, Xi si è rivolto direttamente ai funzionari del partito, soprattutto a quelli che ricoprono posti di maggiore responsabilità, affinché ''migliorino la loro consapevolezza e capacità di difendersi dalla corruzione'', chiedendo loro di ''dare l'esempio nel disciplinare il coniuge e i figli e prendere le distanze dalle irregolarità''.
A livello nazionale, nei soli primi nove mesi del 2021, si è indagato su 470.000 casi di corruzione, e 414.000 hanno riguardato funzionari. Di essi, 22, a livello provinciale o ministeriale, sono stati puniti per le irregolarità commesse.
Parlando del Partito, Xi ha detto che esso ''ha avuto il coraggio di sostenere la verità e correggere i propri errori, il che ne ha assicurato il successo e la crescita a lungo termine. Andando avanti, il Partito deve aderire al suo principio generale di rafforzare la costruzione politica e la direzione politica fondamentale di promuovere la sua auto-riforma, attuare risolutamente le sue regole di frugalità in otto punti e mantenere lo slancio della lotta alla corruzione e ad altri comportamenti scorretti''.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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