Pfizer Italia nel mirino del fisco per sospetta evasione

- di: Barbara Leone
 
Pfizer Italia nel mirino del fisco per sospetta evasione. Secondo quanto riportato da Bloomberg, il sospetto della Guardia di finanza e dell’Agenzia delle entrate è che la società farmaceutica avrebbe trasferito 1.2 miliardi di euro di profitti a divisioni affiliate, ovvero Pfizer Production e Pfizer Manifacturing, per evitare il pagamento delle tasse sugli utili che potrebbero arrivare fino al 26%. “Controlli di routine”, afferma la portavoce del colosso farmaceutico Pam Eisele, sottolineando che la società farmaceutica “è in regola con il pagamento delle tasse e conforme ai requisiti richiesti dall’Italia”. Da quanto si apprende, al momento non ci sarebbe un verbale di accertamento sulla vicenda e alla società e nulla sarebbe stato notificato. Tuttavia già da ieri sera è in corso una verifica fiscale nella sede romana della società. L'indagine nascerebbe, sempre secondo Bloomberg, da un'operazione che il colosso con sede a New York ha effettuato tra il 2017 e il 2019, prima dunque dell'emergenza Covid. L'azienda, secondo la ricostruzione che fanno gli investigatori, avrebbe deciso di non distribuire dividendi nei tre anni oggetto dell'inchiesta proprio per evitare che quei soldi fossero tassati come avrebbero dovuto in Italia.

Bufera su Pfizer, indaga la Guardia di finanza

Parliamo di 1,2 miliardi di utile che sarebbero stati distribuiti sulle due società estere di cui sopra che hanno sede nel Delaware. L'indagine nasce proprio da un lavoro a campione che le Fiamme gialle, insieme con l’Agenzia dell'Entrate, stanno effettuando in questi anni sulle grandi multinazionali (la procura di Milano, per esempio, ha recuperato più di due miliardi di euro dai colossi del lusso e della moda) proprio per evitare queste operazioni infragruppo tra l'Italia e le sedi estere, per lo più in paradisi fiscali. Al momento il fascicolo è all'attenzione dell'Agenzia delle Entrate e, verosimilmente, un'informativa finirà anche alla Procura di Roma per decidere il da farsi: è possibile che si arrivi, come è accaduto appunto a Milano, a una transazione qualora l'azienda ammetta alcuni errori nei pagamenti.

Nei giorni scorsi sempre sulla Pfizer era stata avviata un'altra indagine, questa volta dalla Procura europea, riguardo agli acquisti di vaccini anti-Covid 19 da parte dell'Ue. Inchiesta che, peraltro, rappresenta l'ultima di una lunga serie di notizie sulla gestione poco trasparente dei negoziati sui contratti di fornitura di vaccini anti-coronavirus da parte della Commissione europea. Ad aprile del 2021, per esempio, il quotidiano americano New York Times aveva rivelato di una trattativa parallela per una fornitura di 1,8 miliardi di dosi di vaccino anti-Covid. Vicenda, però, sulla quale la Commissione non ha fornito particolari. Di qui l'intervento della mediatrice europea Emily O'Reilly, che ha chiesto di avere accesso alle conversazioni confidenziali. Di sicuro intorno all’affare dei vaccini ne vedremo, e leggeremo, delle belle. O brutte, dipende dai punti di vista. 
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