Dal Giappone di geishe e samurai all’universo di Renoir, l’arte del weekend

- di: Samantha De Martin
 
Nei sotterranei e nel Mitreo delle Terme di Caracalla l’intenso rito d’arte messo a punto dall’artista israeliano Yuval Avital fa rivivere gli antichi spazi tra performance, video arte, fotografie, sculture sonore, installazioni. Se questo viaggio negli abissi della sfera più emotiva, istintiva e animalesca dell’essere umano è senz’altro uno degli appuntamenti da non perdere nella capitale, il weekend dell’arte a Milano ha i colori di Bill Viola. Ecco gli appuntamenti da mettere agenda.

I maestri dell’ukiyo-e in mostra a Torino 

L’universo giapponese si racconta attraverso oltre 300 capolavori, alcuni dei quali mai visti in Italia. Fino al 25 giugno le stampe dei maggiori maestri dell’ukiyo-e, da Hokusai a Hiroshige, da Yoshitoshi a Sharaku, saranno al centro della mostra Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, samurai e la civiltà del piacere presso la Società promotrice delle Belle Arti, accanto ad armature di samurai, kimono, maschere teatrali, rare matrici di stampa, ornamenti femminili, sculture in pietra. Curata da Francesco Paolo Campione, direttore del MUSEC  – Museo delle Culture di Lugano, e prodotta da Skira, la mostra fa rivivere la “civiltà del piacere”, una stagione storico-artistica unica del Giappone, il periodo Edo (1603-1868), nella quale il paese, pacificato all’interno dei propri confini, ha convinto la ricca classe dei mercanti ad abbandonarsi ai piaceri dell’esistenza, dagli spettacoli del kabuki all’acquisto di straordinarie opere d’arte. Ad aprire il percorso sono le “immagini del mondo fluttuante” (ukiyo-e), stampe xilografiche realizzate su matrici in legno, divenute presto sinonimo di “moderno”, capaci di racchiudere una sorta di filosofia incentrata sul gusto di un’esistenza piacevole e appagante dei desideri personali.

A Rovigo brilla Renoir

Quarantasette opere di Renoir, provenienti da musei francesi, austriaci, svizzeri, italiani, tedeschi, danesi, olandesi e del Principato di Monaco (incluso Baigneuse s’arrangeant les cheveux, un capolavoro del 1890 di proprietà personale del principe Alberto di Monaco) raccontano a Rovigo l’alba di un nuovo classicismo. Dal 25 febbraio al 25 giugno una mostra promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, il contributo di Intesa Sanpaolo, fa dialogare a Palazzo Roverella alcuni capolavori del maestro francese con quelli dei grandi colleghi dell’arte del passato che lo hanno ispirato nella fase matura della sua carriera, da Vittore Carpaccio a Tiziano, da Peter Paul Rubens a Giambattista Tiepolo. Non mancheranno i contemporanei dell’artista come lo scultore Aristide Maillol e gli “italiens de Paris” Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi e Medardo Rosso. Ad attendere il visitatore nell’ultima sala è un’autentica chicca. In un film del 1936, Una gita in campagna, il secondo figlio di Pierre-Auguste Renoir, uno dei più grandi registi della storia, rese omaggio al padre quasi ricreando, nelle eleganti inquadrature, le scene e le atmosfere dei suoi dipinti. La mostra presenterà in versione restaurata, alcuni spezzoni della versione originale del film, sottotitolati in italiano.

A Milano la scena è di Billa Viola

La carriera di Bill Viola, l’artista che, attraverso la sperimentazione della videoarte, ha realizzato opere uniche, considerate a tutti gli effetti capolavori dell’arte contemporanea, si racconta a Palazzo Reale attraverso quindici opere. Simile a un viaggio interiore, il percorso invita i visitatori a ritrovarsi per contemplare le profonde questioni che Viola esplora con immagini al rallentatore. Curato da Kira Perov, moglie dell’artista e direttore esecutivo del Bill Viola Studio, il percorso abbraccia lavori che coprono trent'anni di carriera. Da non perdere The Veiling (1995), che descrive l’incontro virtuale tra uomo e donna, e The Raft (maggio 2004), dove un diluvio improvviso e terrificante al centro dell’installazione ricorda l’importanza della collaborazione umana per fare fronte a catastrofi naturali o a crisi inaspettate.

Le Terme di Caracalla accolgono Yuval Avital

Dal 25 febbraio al 23 aprile nei sotterranei e nel mitreo delle Terme di Caracalla arriva Lessico Animale. Mysterion dell’artista israeliano Yuval Avital, prodotto dalla Soprintendenza Speciale di Roma diretta da Daniela Porro, in collaborazione con il Reggio Parma Festival e la Fondazione Teatro Due di Parma. Curato da Cristiano Leone con la curatela scientifica del direttore delle Terme, Mirella Serlorenzi, Mysterion coinvolge diversi spazi intrecciando molteplici linguaggi artistici, per regalare ai visitatori un fitto dialogo con ambienti delle Terme non sempre aperti al pubblico. Cucendo un ponte tra conscio e inconscio, tra animale e umano, tra istinto e ragione, questo viaggio negli abissi della sfera più emotiva, istintiva e animalesca dell’essere umano assiste al recupero contemporaneo del rito misterico antico praticato nel Mitreo delle Terme di Diocleziano. Muovendosi tra fotografie, sculture, installazioni sonore, a contatto con creature archetipiche che emergono dallo sfondo scuro dell’inconscio e delle paure, il pubblico approda alla drammaturgia dinamica di Leone, proposta dal vivo nelle giornate inaugurali (il 25 e 26 febbraio la mostra con performance sarà visibile dalle ore 10.30 alle ore 16.30) e rappresentata per tutta la durata dell’esposizione attraverso un allestimento video. 


Nella foto:  Pierre-Auguste Renoir, Nu au fauteuil, 1900. Kunsthaus, Zurigo
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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