Giorgia Meloni in conferenza: tra crisi globali e obiettivi 2025
- di: Cristina Volpe Rinonapoli
Nella conferenza stampa annuale di oggi, organizzata dall’Ordine dei Giornalisti e dall’Associazione Stampa Parlamentare, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è mostrata una Premier decisa e ironica, pronta a rispondere alle critiche e delineare le priorità del suo governo. Libertà di stampa, riforme costituzionali, politica estera, tecnologie strategiche e le recenti dimissioni di Elisabetta Belloni sono stati i temi centrali dell’incontro.
Giorgia Meloni in conferenza: "Non siamo un limite per la libertà di stampa, il copia-incolla sì"
Ad aprire il dibattito è stato Carlo Bartoli, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, che ha espresso preoccupazione per alcune normative che limiterebbero l’informazione giudiziaria. “La privacy non può oscurare il diritto dei cittadini ad essere informati,” ha dichiarato.
Meloni ha replicato con fermezza: “Non mettiamo bavagli a nessuno. La stampa è libera, ma serve equilibrio: il rispetto della privacy è un diritto fondamentale. Nessuno vieta di raccontare i fatti, ma il copia-incolla di dati sensibili va evitato. Chiediamo solo responsabilità.” Poi, con un sorriso, ha aggiunto: “Non rispondo mai alle domande? Beh, oggi sono qui, e vi assicuro che ne risponderò parecchie.”
Equo compenso: “Tutelare i giornalisti è essenziale”
Bartoli ha insistito sul tema dell’equo compenso, ricordando che la legge porta il nome della Premier: “Un’informazione libera ha bisogno di professionisti retribuiti con dignità.”
Meloni ha concordato: “L’equo compenso è una questione di giustizia. Garantire una retribuzione adeguata ai giornalisti significa proteggere la qualità dell’informazione. Il governo farà la sua parte.”
Riforme costituzionali: premierato e autonomia differenziata
Sul tema delle riforme costituzionali, Meloni ha ribadito la necessità di introdurre il premierato: “Serve stabilità, e il premierato garantisce ai cittadini la possibilità di scegliere chiaramente chi governa. Basta giochi di palazzo.”
Sull’autonomia differenziata, la Premier ha rassicurato: “Non dividiamo l’Italia, la rendiamo più efficiente. Garantiremo i Livelli Essenziali delle Prestazioni in tutto il Paese. Nessuno sarà lasciato indietro.”
Liberazione di Cecilia Sala: “Un successo dell’Italia”
Uno dei momenti più toccanti è stato il racconto della liberazione della giornalista Cecilia Sala, arrestata in Iran. Meloni ha espresso orgoglio per il risultato raggiunto: “Riportare Cecilia a casa è stato un lavoro corale, un esempio di diplomazia italiana al suo meglio. Quando ho potuto comunicare alla madre che sua figlia stava tornando, è stato un momento di grande emozione.”
Dimissioni di Elisabetta Belloni: “La stima rimane intatta”
Interrogata sulle dimissioni di Elisabetta Belloni dal ruolo di direttrice del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS), Meloni ha voluto chiarire: “Le sue dimissioni erano state concordate prima di Natale. Elisabetta Belloni è una professionista straordinaria, e la mia stima per lei è immutata. Ha svolto un lavoro eccellente, e il suo futuro, anche al di fuori dei confini nazionali, sarà certamente brillante.”
La Premier ha poi annunciato la nomina del prefetto Vittorio Rizzi come nuovo direttore del DIS: “Rizzi ha una carriera prestigiosa alle spalle, sia a livello nazionale che internazionale. La sua esperienza sarà fondamentale per affrontare le sfide della sicurezza.”
Rapporti con Donald Trump: “Messaggi chiari, ma l’interesse nazionale resta la guida”
Interrogata sulle recenti dichiarazioni di Donald Trump riguardo alla Groenlandia, Meloni ha minimizzato: “Non credo che gli Stati Uniti stiano pianificando annessioni territoriali. Le sue parole sono un messaggio strategico alle grandi potenze globali, soprattutto alla Cina.”
Meloni ha poi sottolineato la solidità dei rapporti con Trump: “Abbiamo un dialogo pragmatico, ma l’interesse dell’Italia viene prima di tutto. Non facciamo sconti a nessuno.”
Relazioni con SpaceX e Elon Musk: “Nessun favoritismo, solo tecnologia strategica”
Tra i temi più discussi, la collaborazione con SpaceX ha suscitato molte domande. Meloni ha chiarito: “Non ho mai parlato direttamente con Musk, né ci sono accordi firmati. Starlink offre tecnologie importanti per la sicurezza nazionale, soprattutto nelle comunicazioni diplomatiche e militari. Valutiamo tutto con trasparenza, ma senza favoritismi.”
Con una battuta ha respinto le teorie complottiste: “Non ho preso soldi né da Musk né da Soros. E no, non sto vendendo l’Italia agli alieni. Concentriamoci sui fatti, non sulle fantasie.”
Collaborazione con Albania e Grecia
Meloni ha definito l’Albania un partner strategico, evidenziando il ruolo dei centri di trattenimento: “Tirana è un alleato prezioso. I centri sono pronti e rispetteranno le norme europee. Non chiudiamo le porte, ma vogliamo gestire l’immigrazione con ordine e dignità.”
Ha poi parlato dei rapporti con la Grecia: “Con Mitsotakis c’è un’intesa perfetta su temi come sicurezza e immigrazione. Il vertice bilaterale di febbraio a Roma sarà un’occasione per rafforzare la nostra cooperazione.”
Conclusioni: “Un anno cruciale per l’Italia”
Meloni ha concluso la conferenza con un messaggio di fiducia: “Il 2025 sarà un anno decisivo. Le sfide sono tante, ma sono convinta che con unità e determinazione raggiungeremo risultati importanti. Stiamo costruendo un’Italia più moderna, più stabile e più forte.”
Infine, con il suo consueto sarcasmo, ha chiuso: “Dicono che non rispondo mai? Spero di aver soddisfatto tutti oggi. Ma tanto lo so, domani qualcuno troverà comunque qualcosa da criticare.”
Una conferenza che ha messo in luce la determinazione della Premier, pronta a portare avanti il suo programma di governo senza lasciarsi intimidire dalle polemiche.