"Torno Subito", l'iniziativa della Regione Lazio

- di: Riccardo Zianna
 
La Regione Lazio offre un’opportunità eccezionale per i giovani dai 18 ai 35 anni. Due fasi che prevedono anche uno stage presso Enti/Aziende in tutto il Paese.

“Bamboccione”. Termine dialettale utilizzato per descrivere quella categoria di persone, più nello specifico giovani/ragazzi/studenti, svogliate e sedentarie, che tutto fanno meno che gioire nello spostarsi da casa. La Regione Lazio intende combattere questi “fenomeni” (senza “da baraccone”, potrebbe ledere la sensibilità di qualcuno) con un progetto davvero eccezionale. Ma eccezionale nel senso letterale del termine. Sì, proprio nel senso di “eccezione in confronto ad una norma o consuetudine”. Una delle tendenze preponderanti dei giovani d’età compresa tra i 18 e i 35 anni è quella di fuggire dall’Italia. C’è chi si laurea e va via, chi invece decide di partire subito dopo il diploma. E anche se la volontà non è quella di abbandonare il Paese, sicuramente c’è una fetta di questo target che ben volentieri lascia la propria casa per mete più solide. A Roma, questo scenario si propone sempre più spesso. Il numero di studenti che lasciano la Capitale cresce di anno in anno. Tra Bocconi, Cattolica, Bicocca e via dicendo, ad esempio, le opportunità che regala una metropoli come Milano sono molte (tralasciando la vivibilità della città…). Ma anche Torino, Bologna, Genova e via dicendo affascinano i ragazzi capitolini. Senza fare di tutta l’erba un fascio, va detto che frequentare la facoltà di Giurisprudenza a La Sapienza e seguire la maggior parte delle lezioni all’interno di capannoni che ricordano dei gazebo degni della miglior sagra del carciofo, non aiuta la psiche di nessuno studente. E così, in molti decidono di emigrare al nord o, peggio, fuori dall’Italia.

È per i nostalgici, gli afflitti e gli onesti studenti che la Regione Lazio ha messo sul piatto quel progetto eccezionale cui facevo riferimento qualche riga fa. Si chiama “Torno Subito” e già il nome potrebbe bastare per farsi un’idea del succo della questione. Sostanzialmente si tratta di una grossa possibilità per i giovani, fondata sull’approccio al mondo del lavoro in maniera concreta e cristallina. Questa proposta della Regione affonda le sue radici in un duplice momento: un viaggio di andata,la Fase 1, col quale il ragazzo ha l’opportunità di lavorare presso un’Azienda/Ente attraverso una work experience oppure, sempre lontano da casa, frequentare un corso di alta formazione o un master. Poi, c’è il viaggio di ritorno, la Fase 2, quello in cui si torna obbligatoriamente nella Regione Lazio e che prevede un tirocinio in Enti o Aziende che permettano di mettere in pratica le competenze acquisite nella prima trasferta. Siccome la finalità cardine di questa realtà è quella di garantire l’inserimento dello studente o neolaureato nel mondo del lavoro all’interno del Lazio, ci si avvale di ben due partner (uno per la prima fase e uno per la seconda), di modo da garantire un’esperienza completa e totalmente formativa. Proprio in quest’ottica bisogna ricordare che agli Enti ed Aziende interessati a candidarsi come possibili partner, sia nella Fase 1 che nella Fase 2 dei progetti, è data la possibilità di iscriversi gratuitamente al sito di Torno Subito. Così facendo, viene loro garantito un accesso ad uno spazio/vetrina nel quale pubblicizzare le offerte formative o il fabbisogno aziendale in termini di profili richiesti e competenze ricercate. In cambio, viene richiesto chiaramente di assicurare percorsi di formazione specialistica per lo studente universitario o il laureato che scelga di entrare in contatto con una determinata realtà. Siamo tutti d’accordo, dunque, che “eccezionale” è il termine giusto? Ancora no? E allora sarà mio dovere proseguire nella faccenda, mettendo in luce le tre colonne portanti di Torno Subito.

Partiamo da “Torno Subito Formazione”. Sempre divisa in due fasi, questa prima proposta prevede la frequentazione di un corso di formazione o un master della durata compresa tra un minimo di 3 e un massimo di 12 mesi all’estero o in un’altra regione italiana con almeno 80 ore medie mensili di attività formativa. Si passa poi al secondo 50% del percorso, in cui si svolgerà un tirocinio o un’ attività di accompagnamento all’autoimprenditorialità presso un coworking. La durata di questo step è compresa tra un minimo di 3 e un massimo di 6 mesi e, per quanto riguarda il monte ore complessivo, l’attività di work experience deve prevedere un minimo di impegno mensile pari a 15 giornate e 80 ore. Torno Subito Formazione apre i battenti il 1° ottobre 2017 e prevede la conclusione della Fase 1 non oltre il 31 dicembre 2018. Per quanto concerne, invece, la Fase 2, si prevede lo start non oltre 90 giorni dalla conclusione della Fase 1, con conclusione non oltre il 30 settembre 2019. Il tutto, è rivolto (come riportato sul sito del progetto) a cittadini, italiani e stranieri, residenti e/o domiciliati nel Lazio da almeno 6 mesi, disoccupati, inoccupati o titolari di partita IVA il cui reddito dell’anno 2016 è inferiore a 4.800 euro, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, con i seguenti requisiti: – studenti universitari; – laureati; – studenti e diplomati delle scuole ad alta specializzazione tecnologica riconosciuti come “Istituti Tecnici Superiori”.

Seconda, ma non certo per importanza, ala di Torno Subito è il “Torno Subito Work Experience”. Squadra che vince, si sa, non si cambia e quindi anche per questa proposta la struttura prevede Fase 1 e Fase 2: con la prima, si punta a svolgere un’attività di work experience della durata compresa tra un minimo di 3 e un massimo di 6 mesi. Questo tipo di attività, specifichiamo, deve necessariamente prevedere un minimo di impegno mensile pari a 15 giornate e 80 ore. Per la Fase 2, invece, si ruota attorno allo svolgimento di un tirocinio o un’ attività di accompagnamento all’autoimprenditorialità all’interno di un coworking. La durata di tutto, è la medesima della Fase 1. Anche per Torno Subito Work Experience, il semaforo verde si accenderà il 1° ottobre 2017 con conclusione non oltre il 30 Giugno 2018 per la Fase 1, mentre per la Fase 2 lo start avverrà non oltre 90 giorni dalla conclusione della Fase 1 e lo stop non oltre il 30 aprile 2019. Infine, le credenziali per partecipare a questo progetto sono le stesse di Torno Subito Formazione, giusto per dare ancor più conformità alla proposta della Regione.

Occorre far poi menzione di “Torno Subito Cinema”, un’opportunità che viene messa sul piatto anche degli studenti neodiplomati alle scuole secondarie superiori. Ovviamente, si divide in Fase 1 lontano da casa e Fase 2 con rientro nel Lazio. Con una durata minima di 50 ore mensili e con un periodo di permanenza da 1 a 6 mesi, la Fase 1 si stanzia su esperienze formative mentre, con un periodo di stage compreso tra 3 e 6 mesi, la Fase 2 punta su tirocini di natura curriculare o attività di start up d’impresa presso un coworking o fablab (che per chi non lo sapesse è una sorta di piccola officina finalizzata alla realizzazione di servizi personalizzati di fabbricazione digitale come app, siti internet, game e via dicendo).

Insomma, Torno Subito lo abbiamo analizzato nel dettaglio, spulciando tra le sue mille sfaccettature e le sue polivalenti proposte.

Concluderei spendendo alcune parole sugli effettivi artefici di questa mini-rivoluzione. Sia chiaro, si parla di rivoluzione in quanto ad oggi, trovare un’occupazione valida in Italia per un ragazzo d’età compresa tra i 18 e i 35 anni è facile come entrare ai Musei Vaticani senza trovare alcuna coda. Dunque, andiamo a presentare i padri fondatori di Torno Subito.

Doveroso partire dalla Regione Lazio, con un occhio di riguardo per l’Assessorato alla Formazione, Ricerca, Scuola, Università e Turismo che ha inserito questo progetto all’interno del Programma Operativo Fondo Sociale Europeo Regione Lazio. Inoltre, da mettere in risalto è certamente anche l’investimento economico effettuato: per il solo 2016, sono stati messi sul piatto circa 20 milioni di euro. Non proprio uno scherzo. Rimanendo in tema di fondi, a gestire il finanziamento ci pensa l’Ente per il Diritto agli Studi nel Lazio, Laziodisu in qualità di soggetto attuatore. Infine, come garante del supporto per i beneficiari del contributo lungo tutta la durata del progetto, troviamo loStaff di Assistenza Tecnica. Insomma, una triade solida e caratterizzata da demarcazioni nette e statutarie per fare in modo che i giovani non vengano mai lasciati soli.

Il 2017 racconta una Regione Lazio affetta dal morbo del bamboccione. Bene, Torno Subito si propone come antibiotico a questa piaga, garantendo il massimo impegno per chi ha effettivamente voglia di cercare e trovare un lavoro senza dover abbandonare il Bel Paese. È un’opportunità seria e concreta, che nel 2014 ha visto investimenti pari a 5,4 milioni di euro, con la partecipazione di 800 ragazzi e la vittoria di 513 e che nel 2015 ha visto incrementi fino a 15 milioni, con la partecipazione di 1500 ragazzi, e il finanziamento di ben 1100 progetti.
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