Approvato il decreto Terra dei Fuochi: più controlli, bonifiche e fondi per la salute

È stato approvato il decreto dedicato alla Terra dei Fuochi, una misura attesa da tempo che punta a rafforzare la prevenzione, la bonifica e il controllo nelle aree maggiormente colpite dal fenomeno dei roghi tossici e dello smaltimento illegale dei rifiuti. Il provvedimento, accolto positivamente da Legambiente, rappresenta un passo avanti significativo nella lotta all’inquinamento ambientale e sociale che da troppo tempo interessa la Campania e altri territori italiani.

Approvato il decreto Terra dei Fuochi: più controlli, bonifiche e fondi per la salute

La Terra dei Fuochi è divenuta nel corso degli anni il simbolo delle criticità ambientali più profonde del Paese, un territorio segnato da discariche abusive, incendi dolosi e sversamenti illegali che hanno contaminato vaste aree agricole e compromesso la salute dei cittadini. A questa emergenza si è aggiunta una perdita in termini economici e sociali, con intere comunità costrette a convivere con un degrado che ha inciso sullo sviluppo locale e sulla qualità della vita. Le conseguenze sanitarie, confermate da numerosi studi e denunce, hanno reso necessaria una risposta istituzionale forte e coordinata.

Misure per la bonifica e la salute
Il decreto introduce nuove misure per la gestione del problema, ampliando i poteri degli enti locali per la mappatura e l’individuazione delle aree contaminate, aprendo a interventi più rapidi e mirati di bonifica e avviando piani straordinari di recupero dei terreni. Allo stesso tempo viene creato un fondo nazionale destinato sia agli interventi ambientali sia al rafforzamento della sorveglianza sanitaria per le popolazioni residenti. Le comunità locali potranno così contare su programmi specifici di screening e prevenzione, una garanzia attesa da anni soprattutto in quelle zone dove l’incidenza di malattie legate all’inquinamento ha raggiunto livelli preoccupanti.

Controlli e tecnologie innovative
Accanto agli interventi sulla salute, il decreto rafforza i sistemi di controllo legati al trasporto e allo smaltimento dei rifiuti, introducendo tecnologie innovative per il tracciamento delle attività e rendendo più stringente la vigilanza sul territorio. La novità è la creazione di un coordinamento nazionale che coinvolge Ministeri, Regioni, Prefetture e Forze dell’ordine, con l’obiettivo di migliorare la cooperazione e garantire tempi certi nell’attuazione delle misure. In questo modo si punta a rendere più efficace la lotta alle attività illegali, anche attraverso un incremento delle sanzioni e un uso più incisivo degli strumenti investigativi.

La lotta ai roghi tossici
Il provvedimento viene interpretato anche come una risposta concreta al fenomeno dei roghi tossici, che negli ultimi anni hanno devastato la Campania e altre aree del Paese, diffondendo nell’aria sostanze nocive e provocando danni permanenti all’ambiente e alla salute. La prospettiva è quella di interrompere il ciclo criminale che da decenni lega smaltimento illecito e speculazione, offrendo una tutela maggiore non solo al territorio ma anche ai lavoratori e ai cittadini che da anni convivono con questa emergenza.

Il ruolo delle associazioni e dei cittadini
Un ruolo fondamentale resta affidato al mondo dell’associazionismo e alla partecipazione civica. Proprio Legambiente, che da tempo sollecitava un intervento di questo tipo, ha evidenziato come la forza del decreto non risieda solo nelle nuove misure introdotte, ma anche nella possibilità di trasformarlo in un modello di governance replicabile in altri territori italiani colpiti da criticità ambientali analoghe. L’esperienza maturata nella Terra dei Fuochi, se accompagnata da trasparenza, monitoraggi costanti e coinvolgimento dei cittadini, potrà aprire la strada a una nuova stagione di politiche ambientali basate su legalità e prevenzione.