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Commercio: gli Stati Uniti graziano l'Italia sui nuovi dazi

 
Commercio: gli Stati Uniti graziano l'Italia sui nuovi dazi
Gli Stati Uniti allentano leggermente la presa sull'Unione Europea: gli USA hanno infatti deciso di rinviare l'aumento dei dazi che era stato minacciato nelle scorse settimane sui circa 7,5 miliardi di dollari in merci provenienti dal vecchio Continente, imposti nella disputa fra le imprese del settore aeronautico Boeing e Airbus, anche se le tariffe rimarranno totalmente in vigore nonostante qualche lieve modifica alla lista dei prodotti che la compongono.

Nel nuovo elenco (che gli Stati Uniti sono tenuti a rivedere periodicamente) mancano infatti prodotti che arrivano dalla Gran Bretagna e dalla Grecia, mentre entrano alcuni che vengono da Franca e Germania per cui è stato mantenuto un tasso compreso fra il 15% e il 25%. A commentare questa decisione è stato Robert Lighthizer, il rappresentate del commercio estero USA: "L'Unione europea e i suoi paesi membri non hanno dato il via alle procedure necessari per confermarsi alle scelte dell'organizzazione mondiale del commercio".

Soddisfazione per l'Italia vista l'assenza nell'elenco dei vini di produzione nostrana, come spiegato dal presidente dell'Unione Italiana Vini, Ernesto Abbona: "Ancora una volta i vini italiani restano fuori dalla disputa Boeing-Airbus, almeno per questo round di modifiche". A pesare è ovviamente la grande quantità di affari in questo settore fra i due paesi, con le stime fatte dall'Osservatorio del Vino di UIV che vedono gli Stati Uniti come primo compratore al mondo e l'Italia come primo fornitore. Senza dimenticare quanto ricordato da Coldiretti, cioè che gli USA rappresentano "il primo mercato extraeuropeo per i prodotti alimentari provenienti dalla penisola, con un valore complessivo nel 2019 di 4,7 miliardi di euro. Con questa decisione si salvano 3 miliardi di beni nostrani".

La decisione sembra essere stata presa anche per abbassare la tensione fra America e Europa, in un periodo in cui il paese guidato da Donald Trump sta avendo difficoltà diplomatiche con diversi attori importanti della politica mondiale, Cina in testa.

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