• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

A Roma il patriarcato va in mostra, ieri ha aperto il Mupa

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
A Roma il patriarcato va in mostra, ieri ha aperto il Mupa

Ieri, in via Flaminia 122 a Roma, ha aperto al pubblico il Mupa – Museo del Patriarcato, un percorso immersivo ideato da ActionAid in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Dentro, niente teche polverose o reperti archeologici, ma oggetti del quotidiano trasformati in prove viventi di un sistema di potere che ancora plasma relazioni, opportunità, linguaggi.

A Roma il patriarcato va in mostra, ieri ha aperto il Mupa

Ci sono buste paga di colori diversi per uomini e donne, che rendono visibile a colpo d’occhio il divario salariale. Ci sono porte e ante segnate da pugni, a evocare la violenza domestica che spesso resta chiusa dentro le mura di casa. Ci sono specchi “parlanti”, che rimandano frasi paternalistiche e condiscendenti, quelle con cui gli uomini spiegano alle donne cosa possono o non possono fare, cosa è adatto, cosa è “di troppo”.

Violante Placido: “La paura è dei nuovi equilibri”
A inaugurare il Mupa è stata l’attrice Violante Placido, che ha accompagnato l’apertura con una riflessione netta: il patriarcato, ha detto, ha molte facce, alcune più visibili, altre più sottili. Alcuni aspetti sono stati superati, ma «non ancora del tutto».
Ogni volta che se ne nega l’esistenza, ha sottolineato, si traduce in realtà la paura di nuovi equilibri: riconoscere alle donne la stessa libertà degli uomini significa mettere in discussione privilegi a lungo dati per scontati. Ma proprio da questa trasformazione può nascere, nelle sue parole, un percorso «più vero e anche più complice» tra i generi.

Un salto nel 2148: quando la parità è finalmente raggiunta
Il Mupa non è solo un’esposizione di oggetti simbolici: è costruito come un viaggio nel tempo. Il visitatore viene proiettato nel 2148, l’anno in cui – secondo le proiezioni dell’ultimo Global Gender Gap Report – il mondo potrebbe finalmente raggiungere la piena uguaglianza di genere.

Da quel futuro possibile, il patriarcato diventa un capitolo di storia: un sistema di relazioni, norme sociali, stereotipi e violenze da osservare a distanza. Le “reliquie” esposte sono datate 2025, ma rimandano a un passato lungo, in cui la disparità era normalizzata e spesso giustificata.
L’idea è ribaltare la prospettiva: non più guardare al patriarcato come a qualcosa di inevitabile, ma come a un errore collettivo da non ripetere.

Dalla satira alla politica: Mammadimerda apre le porte
La prima apertura al pubblico è stata affidata a Sarah Malnerich e Francesca Fiore, note come Mammadimerda, un progetto che da anni usa ironia e linguaggi pop per raccontare maternità, stereotipi e carichi mentali.
La loro presenza segna fin da subito il tono del Mupa: non un luogo cupo o didascalico, ma uno spazio dove riflessione e sarcasmo convivono, dove si può ridere amaramente di ciò che ancora oggi viene spacciato per “normale”.

Scannavini (ActionAid): “Uno spazio per immaginare un mondo diverso”

«Con il Mupa vogliamo offrire uno spazio di riflessione e di azione collettiva, per immaginare insieme un futuro in cui la parità non sia più un obiettivo, ma una realtà», spiega Katia Scannavini, co-segretaria generale di ActionAid Italia.
La scelta del museo non è casuale: esporre il patriarcato come se fosse già consegnato al passato significa invitare il pubblico a prendere posizione, a chiedersi quali comportamenti, abitudini, frasi e gesti di oggi saranno giudicati inaccettabili domani.

Il messaggio è chiaro: la violenza di genere non nasce nel vuoto, ma si alimenta di squilibri di potere, discriminazioni sul lavoro, linguaggi che svalutano, controlli sul corpo e sulle scelte delle donne. Il Mupa prova a tenere tutto questo insieme in un unico racconto.

Un calendario intenso tra mostre, talk e performance
Il museo resterà aperto dal 20 al 25 novembre, con una sola eccezione: sabato 22 le porte resteranno chiuse per permettere e incoraggiare la partecipazione alla manifestazione nazionale di Non Una Di Meno.
Attorno al percorso espositivo è stato costruito un programma fitto di appuntamenti: talk, workshop, laboratori, performance dal vivo. Sul palco e nelle sale si alterneranno centri antiviolenza, reti femministe, associazioni e collettivi provenienti da diverse città italiane, in un dialogo che mette insieme attivismo, ricerca, testimonianze e arte.

L’ingresso, sia alla mostra sia agli eventi, è gratuito. Il programma dettagliato è disponibile sul sito di ActionAid, che invita scuole, gruppi, famiglie e singoli cittadini a visitare il Mupa come momento di formazione civile, oltre che culturale.

Accessibilità totale: un museo pensato per tutte e tutti
Uno dei tratti distintivi del Mupa è la cura per l’accessibilità e l’inclusione. Gli spazi e i contenuti sono progettati per accogliere persone con disabilità motorie, visive, uditive e cognitive, grazie a percorsi assistiti, supporti multimediali e materiali in formati diversificati.
L’obiettivo è evitare che proprio un luogo dedicato alla denuncia delle disuguaglianze ne riproduca di nuove, escludendo chi, troppo spesso, resta ai margini dell’offerta culturale.

Dal museo alla città: il patriarcato come questione pubblica
Il Mupa arriva a Roma in un momento in cui il tema della violenza e delle discriminazioni di genere è al centro del dibattito pubblico, tra femminicidi, denunce di molestie, discussioni su linguaggio e rappresentazione.
Portare il patriarcato dentro un museo, anche solo per pochi giorni, significa spostarlo dal privato al pubblico, dal non detto al racconto condiviso.

Il messaggio che attraversa le sale è semplice e radicale: ciò che viene esposto come reperto del passato in realtà è ancora tra noi. Sta ai visitatori, uscendo da via Flaminia, decidere se considerarlo un pezzo di museo o un sistema da continuare a scalfire, ogni giorno, nella vita reale.

Notizie dello stesso argomento
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720