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Roma come Parigi: il piano di Gualtieri per rendere balneabile il Tevere entro cinque anni

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Roma come Parigi: il piano di Gualtieri per rendere balneabile il Tevere entro cinque anni

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha fissato un obiettivo ambizioso: restituire ai cittadini un Tevere balneabile entro cinque anni. “È un traguardo assolutamente realizzabile”, ha dichiarato a margine di un evento istituzionale al Padiglione Italia dell’Expo di Osaka.

Roma come Parigi: il piano di Gualtieri per rendere balneabile il Tevere entro cinque anni

Per concretizzare il progetto è stato istituito un tavolo interistituzionale che coinvolge Comune, Regione Lazio e Governo, con interlocuzioni già avviate con il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e il presidente della Regione Francesco Rocca.

Stato del fiume e criticità
Alcuni tratti del Tevere presentano già parametri di qualità dell’acqua vicini agli standard di balneabilità, ma il nodo resta il tratto a valle della confluenza con l’Aniene. Qui insistono scarichi non depurati e infrastrutture obsolete che compromettono l’intero ecosistema. La polizia metropolitana ha avviato un monitoraggio capillare degli scarichi, anche in aree extra comunali, individuati come principali responsabili del superamento delle soglie.

I costi e il paragone con Parigi
Il sindaco ha sottolineato che l’investimento richiesto sarà inferiore a quello sostenuto da Parigi per la Senna, poiché il livello di inquinamento del Tevere è meno elevato. Non sono ancora disponibili cifre precise, ma l’operazione richiederà interventi su più fronti: potenziamento della depurazione, risanamento dell’Aniene, ammodernamento degli impianti fognari e monitoraggio costante della qualità delle acque. L’impegno economico dovrà essere condiviso da Comune, Regione e Governo, con possibili risorse europee a supporto.

Impatti attesi e scenari economici
Se il cronoprogramma sarà rispettato, Roma potrebbe disporre entro il 2030 di un fiume fruibile non solo come bene paesaggistico, ma anche come infrastruttura sociale ed economica. Il ritorno d’immagine per la città sarebbe rilevante, con effetti potenzialmente positivi sul turismo e sul mercato immobiliare delle aree prospicienti il Tevere. L’esperienza parigina mostra che progetti di questo tipo hanno la capacità di attrarre capitali privati, investimenti in servizi e nuove attività imprenditoriali legate allo sport e al tempo libero.

Le incognite
Restano tuttavia nodi rilevanti: la capacità di coordinamento tra i diversi livelli istituzionali, la rapidità nell’esecuzione degli interventi e la certezza delle coperture finanziarie. Senza una governance forte e risorse adeguate, il progetto rischia di rimanere incompiuto. Per Roma si tratta di un banco di prova importante, non solo sul piano ambientale ma anche sulla credibilità amministrativa e sulla capacità di attrarre investimenti in un settore strategico come quello della rigenerazione urbana.

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