Proxima Informatica è un System Integrator che opera in campo ICT sin dal 1996 e può vantare un’esperienza pluriennale in diversi settori, con punte di eccellenza in ambito Gambling, Bancario e Assicurativo. L’azienda gestisce progetti complessi, garantendo in tempi rapidi personale altamente qualificato ed offrendo anche servizi in outsourcing. Nel corso degli anni Proxima Informatica ha stretto collaborazioni con i principali player di mercato, focalizzando la propria strategia lungo quattro linee di business principali: Business Analytics: consulenza tecnico funzionale in ambito Risk Management, Customer Analytics, Big data e Sentiment analysis; Software Quality Assurance: servizi di valutazione e ottimizzazione delle prestazioni SW, ideazione ed esecuzione di attività di Quality Test and Control; Outsourcing and Application Management: manutenzione correttiva ed evolutiva, supporto operativo, Service Desk; Consultancy & Project Management: consulenze di processo, applicative e custom projects.
Nell’Area Ricerca e Sviluppo un team di esperti utilizza le più moderne tecnologie per la gestione dei Big Data, quali Hadoop, Spark, Orient DB ed ElasticSearch, con lo scopo di creare architetture software scalabili, affidabili e performanti. Tra le soluzioni ideate in questi anni merita una menzione speciale Aiper - Artificial Intellingence Performance. Si tratta di una piattaforma progettata e implementata per estrarre informazioni sia strutturate che non, da più fonti contemporaneamente.
Il motore utilizza algoritmi proprietari di machine learning e predictive analysis, che consentono di analizzare terabyte di dati in near real time, utili al fine di una problem determination immediata da parte dell’utente.
Aiper consente alle aziende di trasformare fogli, archivi, file testuali e dati virtuali in informazioni utili per il business, anche grazie a degli innovativi algoritmi di natural language processing, che consentono di cogliere l’esatto significato di ogni parola e a classificare i dati in modo puntuale, efficiente e accurato.
Aiper si avvale anche di reti neurali ed è costituito da due componenti, specializzati sui ambiti funzionali specifici: Aiper EPM (Engine Process Monitoring), Aiper PAY (Sistemi di Pagamento).
Ciascuna componente fornisce sia dashboard personalizzate, che interfacce di configurazione e monitoraggio. Sono disponibili inoltre sofisticati sistemi di Alert e Notify, ma anche di geolocalizzazione, export e reportistica dei dati in real time per il cliente finale.
Un altro fiore all’occhiello di Proxima Informatica è rappresentato da una Factory dedicata ai Sistemi di Pagamento, un vero e proprio team specializzato su Monitoraggio Prodotti/Portali Corporate, Antiriciclaggio e Monetica.
L’Area R&S e la Factory sono solo una parte del nutrito organico tecnico a disposizione, che attualmente raggiunge le 200 unità, dislocate tra le due sedi di Roma, in quella di Milano, o presso i clienti diretti.
Il personale è infatti costituito all’80% da laureati in ambito informatico, organizzati in communities (una per linguaggio di programmazione), grazie ad Hr-Ubble, un innovativo progetto finalizzato innanzitutto alla promozione dell’autonomia, della connessione e delle competenze del personale.
Hr Hubble punta al rafforzamento e alla crescita continua del know-how e si articola in attività formative, coaching individuale, skills inventory e percorsi di crescita: all’interno delle communities aziendali vengono agevolate le occasioni di confronto professionale, che determinano una crescita spontanea, sia intergenerazionale che interdisciplinare.
Proxima Informatica presidia il know-how interno anche attraverso azioni di employer branding, fondamentali in un mercato così competitivo e in continua evoluzione come quello ICT.
Non a caso uno dei pilastri strategici è rappresentato da Centauri, l’Academy aziendale, una vera e propria Business Unit interna nata nel 2016.
Centauri offre percorsi di crescita in ambito ICT, ovvero attività formative e certificazioni, per l’aggiornamento e lo sviluppo dei propri dipendenti, anche sul piano comportamentale e linguistico.
I percorsi formativi vengono progettati tenendo in debito conto le esigenze di crescita personale e professionale dei propri dipendenti, ma prendendo anche in considerazione i mutamenti del mercato o le eventuali richieste del cliente.
Non si tratta solo di un semplice aggiornamento tecnico-informatico, ma di certificare alcune competenze, sia tecniche che di processo (ITIL e PMI), anche attraverso i più qualificati partner di settore.
Tutto il personale è comunque inserito all’interno di articolati percorsi di carriera, agganciati ad un sistema premiante (MBO), e di valutazione delle competenze e delle performance.
Un occhio di riguardo è dedicato ai giovani talenti, per i quali l’azienda ha strutturato dei programmi speciali, soprattutto in ambito Java, SAS e Business Intelligence. In particolare, il «Corso preassuntivo» Java ha riscosso talmente tanto successo in questi anni che l’azienda si appresta a far partire già l’XIa edizione dopo soli due anni dall’avvio, con un placement superiore al 70%. I corsi sono intensivi, gratuiti e professionalizzanti e si rivolgono a neolaureati, ma anche a diplomati con minime esperienze di programmazione, giovani che l’azienda «pesca» sui principali portali di lavoro, ma anche ormai sui «social» più diffusi, grazie ad un reparto di «Digital HR» specializzato nella talent acquisition, in un continuo sforzo di ricerca e valorizzazione dei talenti.
Un altro dei canali di recruitment utilizzati da Proxima è rappresentato dalle Università, all’interno delle quali l’azienda organizza frequentemente Career Day o workshop istituzionali di presentazione dei servizi offerti.
Com’è cambiato il mercato ICT nel corso di questi ultimi anni?
C.: quando abbiamo incominciato, agli inizi degli anni ’90, l’informatica era considerata quasi un investimento di secondo piano dalle aziende clienti. Una vera e propria espansione si ebbe a cavallo del 2000, con l’infatuazione generale per la «new economy», il passaggio dalla lira all’euro e il cosiddetto «Millenium Bug». Com’è noto in poco tempo si ebbe una brusca inversione di tendenza (la famosa bolla). A fronte di un mercato così altalenante, il nostro approccio è sempre stato quello di andare avanti puntando sull’evoluzione tecnologica e sul miglioramento continuo. Ricordo comunque ancora il terrore (in gran parte infondato) che serpeggiava negli ambienti informatici, per la concorrenza delle aziende indiane. La globalizzazione spaventava, anche perché l’Italia partiva da una situazione d’inferiorità, dal punto di vista dell’informatizzazione della popolazione e dell’abitudine all’utilizzo delle nuove tecnologie.
Quali sviluppi prevedete per il futuro?
G. Oggi lo scenario ICT è di nuovo in crescita e il sistema paese, più preparato al cambiamento rispetto al passato, sta reagendo piuttosto bene. Lato imprese la situazione è meno rosea: il futuro, soprattutto delle PMI, deve inevitabilmente passare per un continuo processo di specializzazione, soprattutto nel nostro settore. Le verticalizzazioni in atto riguardano d’altronde molti segmenti (Robotica, IoT, Realtà aumentata etc.), ma ovviamente il nostro interesse è rivolto ai Big Data e all’Intelligenza Artificiale, un settore che, secondo le previsioni, raggiungerà quota 260 miliardi di dollari nel 2022, per un tasso di crescita annuale medio dell’11,9% nel periodo di previsione 2017-2022. Non è un caso dunque se stiamo focalizzando i nostri sforzi in tale ambito.
Quali sono attualmente i vostri punti di forza e su cosa basate la vostra crescita?
C.: Puntiamo molto sull’innovazione, anche dei processi organizzativi, ma crediamo fermamente nell’importanza dell’aggiornamento continuo delle competenze interne. Gestiamo progetti complessi con metodologia Agile, garantendo in tempi rapidi le soluzioni richieste dal cliente, ma credo che uno dei nostri maggiori punti forza sia proprio la diversità: possiamo dire orgogliosamente di avere nel nostro organico ingegneri provenienti da ogni parte del mondo (Asia ed est Europa soprattutto). In buona sostanza abbiamo imparato a gestire la globalizzazione sfruttandone gli aspetti positivi. Anche la presenza femminile è aumentata considerevolmente negli ultimi anni e pensiamo sia un enorme valore aggiunto nell’informatica. Un tempo il ns settore era quasi off-limits per loro. Oggi abbiamo diversi casi di successo di donne cresciute professionalmente con noi.
Quali obiettivi avete per il futuro?
G. Abbiamo un obiettivo di crescita che non è soltanto dimensionale. La digital trasformation pone ormai imprescindibilmente l’accento sull’importanza dei dati in azienda e sulla necessità di sviluppare nuovi processi e nuovi modelli proprio a partire da essi. Parliamo di nuovi paradigmi che agevolano ad esempio la condivisione dei dati, ma anche le analisi predittive tramite dataset eterogenei, dati raw e modelli complessi, che in buona sostanza trasformano le conoscenze in vantaggi competitivi.
Il nostro sguardo è rivolto ai Big Data e al cognitive computing, che sono alla base delle nuove attività fondate sulla conoscenza. Un occhio di riguardo va ovviamente ai settori che sono più avanti nell’adozione di progetti di intelligenza artificiale, ossia Banking-Finance-Insurance ma anche Automotive, Energia, Logistica e Telco.