• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Usa, immigrazione per ricchi: gold card e tassa H-1B da 100.000 $

- di: Jole Rosati
 
Usa, immigrazione per ricchi: gold card e tassa H-1B da 100.000 $
Usa per ricchi echos limiti per i lavoratori: visti, “gold card” e tassa da 100.000 $
Tra fast-track per chi investe e rivoluzione per gli H-1B: la nuova veste dell’immigrazione “America First”.

Nell’America della presidenza Trump, la politica migratoria viene ripensata in chiave selettiva ed elitaria: più costi, accessi accelerati per chi dispone di capitali importanti e una stretta sui visti per lavoratori altamente qualificati, gli H-1B. L’obiettivo dichiarato è orientare l’ingresso verso profili considerati “di valore” per aziende e Paese, riducendo l’uso del canale per coprire ruoli con personale straniero a costi inferiori.

Cosa prevede il nuovo sistema

Il pacchetto introduce una tassa di 100.000 dollari sulle nuove richieste di visto H-1B, oltre a un percorso premium per investitori con la cosiddetta “gold card” e un’opzione di fascia più alta definita “platinum card”. L’impianto è pensato per generare entrate e, al contempo, alzare l’asticella dell’accesso, scoraggiando gli sponsor con budget limitati.

Tassa da 100.000 $ per i visti H-1B

Per le aziende che puntano su talenti stranieri, l’H-1B diventa un investimento significativamente più oneroso. La misura si concentra sulle nuove domande e mira a “ripulire” il canale da utilizzi ritenuti impropri o puramente economici. Il risultato pratico è un probabile raffreddamento delle sponsorizzazioni di realtà medio-piccole e startup, che spesso dipendono da competenze globali difficili da reperire sul mercato domestico.

Gold card e platinum card

Accanto alla stretta sugli H-1B, spuntano i percorsi accelerati per chi può permettersi contributi milionari. La gold card prevede un esborso di 1 milione di dollari (che può salire a 2 milioni se a sponsorizzare è un’azienda) e dà priorità nell’istruttoria; la platinum card sposta l’asticella a 5 milioni, offrendo ai titolari la possibilità di risiedere fino a 270 giorni l’anno senza essere soggetti a imposizione sul reddito prodotto all’estero. Strumenti che, nel complesso, spostano l’equilibrio verso un modello di “immigrazione per capitali”.

Reazioni e implicazioni

La Silicon Valley e, più in generale, le grandi tech statunitensi hanno espresso preoccupazione per un irrigidimento che rischia di contrarre il bacino dei talenti e complicare i piani di crescita. Il contraccolpo potrebbe farsi sentire anche sui rapporti con i Paesi maggiormente coinvolti dal canale H-1B, a partire dall’India, alimentando frizioni commerciali e diplomatiche.

Non manca chi richiama l’effetto distributivo: i player più capitalizzati riusciranno a internalizzare i costi extra, mentre startup e PMI dovranno scegliere tra rinunce strategiche o trasferimenti di ricerca e sviluppo in ecosistemi più accessibili.

Questioni legali e di autorità

Il dibattito si concentra anche sulla base giuridica dei nuovi oneri. La determinazione di tasse e tariffe sui visti è storicamente terreno del Congresso: una modifica così incisiva potrebbe innescare ricorsi e un percorso giudiziario dai tempi incerti. In questo scenario, le imprese si trovano a pianificare in un quadro regolatorio fluido, sospeso tra annunci, chiarimenti e possibili sospensive.

Analisi: chi vince, chi perde

Vincitori: lo Stato federale, che incassa nuove entrate; i soggetti con alta capacità di spesa, che ottengono fast-track e maggiore prevedibilità; le aziende con grandi budget, che possono continuare a competere per i profili top.

Perdenti: i giovani talenti e i profili emergenti; le startup e le imprese innovative con risorse limitate; i partner internazionali che hanno costruito filiere di competenze sul canale H-1B. Il rischio sistemico è un’America meno attrattiva per la mobilità dei cervelli.

Cosa cambia rispetto al passato

Il disegno ridisegna l’impianto storicamente presidiato dal canale per investitori (come l’EB-5), innalzando soglie economiche e accelerando percorsi di valutazione per profili ritenuti “di straordinarie capacità”. In prospettiva, il baricentro si sposta da una logica di creazione di posti di lavoro a una più spinta monetizzazione dell’accesso.

Prospettive future

Nei prossimi mesi il tema potrebbe approdare nelle aule dei tribunali. Nel frattempo, sponsor e candidati dovranno muoversi con tempismo e prudenza, verificando le finestre procedurali e gli eventuali regimi transitori. Sul piano geopolitico, la traiettoria indica un progressivo riequilibrio dell’attrattività: chi non può sostenere i nuovi oneri potrebbe scegliere hub alternativi in Europa e in Asia.

Conclusione

Il nuovo corso segna più di una stretta: è una ridefinizione strutturale dell’idea di immigrazione qualificata. “Se vuoi entrare, dimostra di valere: con il tuo talento o con il tuo capitale”, è il messaggio politico e simbolico che trapela. Se ciò si tradurrà in maggiore protezione del lavoro domestico o in un autogol competitivo per gli Stati Uniti lo diranno, presto, i numeri e i giudici.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 26 record
Pagina
3
03/12/2025
Ponte dell’Immacolata, 13,9 milioni in viaggio
Federalberghi vede un’Italia che si muove ma resta la frattura sociale
03/12/2025
Italian Tourism Awards, Roma accende la notte che celebra il valore dell’industria dei viaggi
Nelle sale storiche del The St. Regis Rome prende forma la sesta edizione degli Italian To...
03/12/2025
Usa, stop alle domande di immigrazione da 19 paesi
Gli Stati Uniti bloccano visti, green card e cittadinanze per cittadini di 19 paesi extra-...
03/12/2025
Netanyahu, sì alle fattorie illegali e la nuova linea in Cisgiordania
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo un documento interno rivelato da Ynet, s...
Trovati 26 record
Pagina
3
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720