• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

PNRR, Future Farming: al via il progetto da 20 milioni di euro promosso da Università Ca’ Foscari

- di: Barbara Bizzarri
 
PNRR, Future Farming: al via il progetto da 20 milioni di euro promosso da Università Ca’ Foscari
Grazie a un finanziamento del PNRR, sarà realizzata in Veneto, da Università Ca’ Foscari Venezia, un’infrastruttura di ricerca pre-industriale e trasferimento tecnologico che ambisce a diventare un punto di riferimento a livello europeo nel settore del Future Farming e ad attirare progetti e ricercatori da tutto il mondo con l’obiettivo di creare ricadute industriali e startup tecnologiche. Con ambiti di ricerca intersettoriali, che spaziano dall’industria del foodtech a quella dei biomateriali, da benessere a biofarmaceutica, da industria della circolarità ad applicazioni nell’aerospazio, con la sostenibilità ambientale ed economica denominatori comune.

PNRR, Future Farming: al via il progetto da 20 milioni di euro promosso da Università Ca’ Foscari

Il progetto “Future Farming - Innovation Technology Infrastructure”, per un investimento totale di 20 milioni di euro, vedrà nascere una società mista pubblico-privato votata ad agire come catalizzatore di trasferimento tecnologico e attrattore di talento: la selezione per l’individuazione del partner privato, chiusa nei giorni scorsi, è stata vinta da Zero, azienda di Pordenone che sviluppa tecnologie proprietarie e brevettate per il vertical farming. L’azienda cofinanzierà il 51% della realizzazione dell’infrastruttura e ne gestirà in futuro le attività di ricerca, coadiuvata da Ca’ Foscari e da altre Università del Nordest che verranno invitate a far parte del comitato tecnico scientifico dell’iniziativa.

«Future Farming è un esempio delle potenzialità della partnership tra pubblico-privato e rappresenta una grande occasione di innovazione nel settore delle biotecnologie applicate all'agricoltura del futuro - dichiara Tiziana Lippiello, rettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia -. Il progetto unisce ricerca, innovazione e interdisciplinarità e dimostra come le nostre università e il nostro Paese abbiano talenti e creatività capaci di incidere nelle grandi sfide globali del nostro tempo. Ca' Foscari è un ateneo all'avanguardia nella sperimentazione scientifica e ha saputo cogliere fin da subito la sfida e la responsabilità offerta dal PNRR e dalla collaborazione con le università del Nord Est; è davvero una grande soddisfazione aver inoltre raccolto l'interesse di un gruppo aziendale che ha sostenuto questo progetto con un così considerevole investimento».

Il Future Farming è un paradigma di produzione che promuove il passaggio da un modello produttivo ed economico puramente estrattivo a un modello generativo, in cui le piante, i funghi, i batteri, le alghe, agiscono come biofabbriche atomiche e molecolari. L’infrastruttura di ricerca Future Farming (FF-ITI) sarà localizzata in due sedi, la principale in Veneto, e una sede secondaria in Sardegna. La sede principale, operativa entro la fine del 2023, sarà localizzata in un contesto green su una superficie pari a circa 5 ettari in cui saranno realizzati i laboratori di ricerca e spazi per accogliere i ricercatori e azienda partner. L’infrastruttura di ricerca avrà una caratterizzazione multifunzionale in grado di ospitare progetti inerenti molteplici settori tematici quali il foodtech e le tecnologie agro-alimentari, la bioindustria, le biotecnologie, l’aerospazio, i materiali avanzati, le risorse naturali, l’ambiente, la gestione sostenibile dei sistemi agricoli e forestali. I prossimi passi del progetto prevedono, entro il mese di settembre 2023, l’assunzione del team di lavoro e la valutazione scientifica dei primi progetti da implementare. La costruzione della struttura sarà completata entro dicembre 2024 e piena operatività nel 2025.

«Questo progetto, che punta sulla forza del modello misto pubblico-privato per accelerare il processo di trasferimento tecnologico tra accademia e mercato, si basa sulla rivoluzione del Nature Co-Design: l'incontro tra biologia, chimica, scienza dei materiali e nanotecnologia per fare leva sulla natura come piattaforma manifatturiera a livello atomico - spiega il professor Carlo Bagnoli, docente di Innovazione Strategica presso il dipartimento di Management di Ca’ Foscari e referente del progetto designato dall’Ateneo -. Punteremo poi a rendere scalabili i processi che nasceranno in laboratorio, grazie a partner industriali di primo livello e alle idee dei talenti e delle startup che coinvolgeremo nel progetto e faremo crescere insieme a VeniSIA, l’acceleratore di innovazione sostenibile di Ca’ Foscari basato in centro storico a Venezia. Il fine ultimo dell’infrastruttura di Future Farming è creare un ecosistema inclusivo che coinvolga con una formula originale università e attori di mercato mettendo al centro il ruolo del capitale umano: siamo determinati a trattenere e attrarre talenti (ricercatori, scienziati, inventori) per sviluppare soluzioni alle maggiori sfide di sostenibilità a livello globale».

Il progetto Future Farming ha una dimensione internazionale
, come confermato dall’interesse già espresso dalla giapponese Mitsui & Co., una società di trading e investimento globale, dall’Istituto IBISBA di Tolosa e dalla statunitense SynBioBeta. Altri attori industriali sono interessati a commissionare in futuro alla struttura attività di sviluppo e ricerca in molteplici settori quali le biotecnologie e la bioindustria: tra loro Kbio, Officianae Bio, Zoppas Industries, Labomar, Hello Tomorrow, Gruppo Abbi, Vivai Cooperativi Rauscedo e Signify, con Cisco e Dell Technologies come aziende tech.

La rivoluzione proposta dal Future Farming è strettamente legata al Deep Tech, noto anche come la quarta onda d’innovazione. Il Deep Tech si fonda sulla convergenza tra diversi ambiti disciplinari (scienza e ingegneria, ma anche design) e tra diversi cluster tecnologici (computazione e cognizione, sensoristica e movimentazione, materia ed energia), allargando il focus dal mondo digitale (solo bit) a quello fisico (bit e atomi). Tra i tanti ambiti di applicazione di questo approccio ci sono la space economy, il quantum computing e, appunto, il future farming. Proprio di questi temi si sta occupando negli ultimi anni VeniSIA, l’ecosistema di innovazione sostenibile di Università Ca’ Foscari Venezia, diretto dal Professor Bagnoli e nato per sviluppare, testare e scalare idee imprenditoriali e soluzioni tecnologiche in grado di affrontare il cambiamento climatico e altre sfide di sostenibilità ambientale, economica e sociale, a Venezia come nel resto del pianeta.


Notizie dello stesso argomento
Trovati 113 record
Pagina
17
16/12/2025
Manovra, maxi-emendamento riscrive le regole: Tfr, pensioni e imprese
La manovra cambia volto con il maxi-emendamento: Tfr ai fondi con silenzio-assenso, strett...
16/12/2025
Manovra 2026, Tobin Tax e PEX: scossa al mercato dei capitali
Tobin Tax raddoppiata, nuove regole PEX su dividendi e capital gain e riforma del TUF: eff...
16/12/2025
Imu, oggi scade il pagamento della seconda rata
Oltre 26 milioni di contribuenti coinvolti, gettito stimato intorno agli 11 miliardi
16/12/2025
L’Italia degli alberghi: una potenza europea spesso sottovalutata
C’è un’Italia che non fa rumore, ma che ogni giorno tiene in piedi una parte decisiva dell...
16/12/2025
AssoNEXT Awards 2025: a Milano la celebrazione delle eccellenze dell'Euronext Growth Milan
Riconoscimenti a Otofarma, Redelfi e I.CO.P., premi speciali a First Capital, Algebris e A...
16/12/2025
Consob, utili in crescita a doppia cifra per le banche quotate nel primo semestre
Profitti a 16,7 miliardi (+11,9%) nonostante il calo del margine di interesse. Commissioni...
Trovati 113 record
Pagina
17
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720