Il bollettino del Ministero della Salute non lascia spazio a dubbi: oggi sarà una delle giornate più calde dell’estate. Undici città italiane sotto bollino rosso, il livello massimo di allerta per le ondate di calore. E domani il numero salirà a sedici. È la conferma di una tendenza ormai consolidata: le estati italiane sono sempre più lunghe e sempre più torride, con un impatto diretto sulla salute pubblica.
Ondate di calore, oggi bollino rosso in 11 città. Domani l’allerta salirà a 16
Roma, Firenze, Bologna, Napoli, Bari: sono solo alcune delle città in cui oggi il caldo sarà estremo, con temperature percepite oltre i 40 gradi. Il bollino rosso indica un rischio elevato non solo per le fasce fragili – anziani, bambini, malati cronici – ma anche per la popolazione sana, in particolare se esposta al sole nelle ore centrali della giornata.
Il picco e la durata
Secondo le previsioni meteorologiche, il picco di questa ondata si registrerà tra oggi e domani, ma il caldo intenso proseguirà per diversi giorni, alimentato da un promontorio di alta pressione nordafricana che staziona sull’Italia. Le temperature minime, in molte zone, non scenderanno sotto i 25 gradi nemmeno di notte, trasformando le città in vere e proprie camere di calore.
I rischi per la salute
Le ondate di calore sono considerate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità tra i rischi climatici più pericolosi. Colpi di calore, disidratazione, peggioramento delle patologie cardiovascolari e respiratorie: sono le conseguenze più frequenti. In Sardegna, proprio nelle scorse ore, un bambino di 4 anni è morto a seguito di un colpo di calore. La tragedia ha riacceso l’attenzione sulla necessità di riconoscere tempestivamente i sintomi: febbre alta, confusione mentale, pelle calda e secca.
La risposta del sistema sanitario
Ospedali e pronto soccorso hanno attivato piani di emergenza per gestire un possibile aumento degli accessi. In molte città, le Asl hanno potenziato i servizi di assistenza domiciliare per gli anziani soli. Attive anche le linee telefoniche di emergenza, con operatori formati per fornire consigli rapidi e indirizzare ai servizi sanitari in caso di bisogno.
L’impatto economico e sociale
Il caldo estremo non colpisce solo la salute. Riduce la produttività, rallenta le attività all’aperto, aumenta i consumi energetici per la climatizzazione. Le aziende agricole segnalano difficoltà nella raccolta e stress idrico per le colture. Nei centri urbani, il fenomeno delle “isole di calore” – dovuto all’asfalto, al cemento e alla scarsità di verde – amplifica gli effetti dell’ondata, soprattutto nei quartieri più popolosi.
Come difendersi
Il Ministero della Salute raccomanda di evitare l’esposizione al sole tra le 11 e le 18, bere molta acqua, consumare pasti leggeri e indossare abiti chiari e traspiranti. Particolare attenzione ai bambini e agli animali domestici, più sensibili al colpo di calore. Le amministrazioni locali stanno predisponendo spazi climatizzati aperti al pubblico, dalle biblioteche ai centri anziani, per offrire refrigerio nelle ore più critiche.
Il legame con il cambiamento climatico
Gli esperti non hanno dubbi: le ondate di calore come quella di questi giorni sono più frequenti e intense a causa del cambiamento climatico. I dati dell’ISPRA indicano che la temperatura media in Italia è aumentata di 1,7 gradi rispetto all’era preindustriale, con punte più alte nelle aree urbane. Un trend che, se non invertito, renderà sempre più comuni estati con lunghi periodi di bollino rosso.
Un’estate senza tregua
L’attuale ondata si inserisce in una stagione già segnata da record termici e siccità localizzate. Le previsioni stagionali indicano che settembre potrebbe mantenere valori ben oltre la media. Per la popolazione e per le istituzioni, la sfida sarà adattarsi a un’estate che non è più un intervallo di vacanza e riposo, ma un banco di prova per la resistenza fisica, economica e organizzativa del Paese.