Francia: Macron mette 9 miliardi di euro per il rilancio del settore auto

 

Lo aveva promesso e lo ha fatto. Emmanuel Macron ha presentato oggi un piano da otto miliardi di euro a sostegno del trasporto elettrico. Lo ha fatto scegliendo una location simbolica, la grande fabbrica europea di Valeo, di componenti per autovetture elettriche, in prima linea nella lotta alle emissioni di CO 2 . Un piano che forse non risolverà tutti i problemi di un comparto in enorme sofferenza, ma che almeno ci tenta. Ed il paragone con quanto cerca di fare il Governo italiano è sconfortante, limitandosi l'esecutivo di Giuseppe Conte a sostenere, con uno stanziamento non certo elevatissimo, il trasporto alternativo, privilegiando le due ruote e non dando una mano a quello tradizionale o anche a trazione elettrica. 

Il piano contiene misure intese a venire in soccorso di un settore automobilistico che impiegava 900.000 persone in Francia, con moltissimi posti di lavoro ora in pericolo per il Covid-19. 

Con un calo delle vendite dell'89% in aprile e migliaia di veicoli nei parcheggi in attesa dei clienti, "un terzo delle concessionarie è quasi fallito", secondo Luc Chatel, presidente della PFA, una piattaforma pubblica che coordina l'intera industria francese. 

La prima delle tre ''gambe'' del provvedimento si concentra sulla domanda, per riavviare il sistema eliminando parte del parco veicoli. La seconda intende agevolare la localizzazione della produzione in Francia; la terza cerca di ripristinare la competitività del sito francese investendo nella modernizzazione delle imprese. Il piano prevede, a partire dal 1 giugno. Per quanto riguarda le flotte aziendali (oltre il 50% del mercato nel 2019), il rinnovo del parco autovetture prevede, con il passaggio a quelle elettriche, un bonus sino a cinquemila euro.

Equivalente a quello concesso ai privati nel 2019 (6.000 euro, quindi), il bonus elettrico per i professionisti era stato dimezzato nel 2020. Il veicolo non dovrebbe costare più di 45.000 euro per un bonus a tariffa piena e non riceverà l'aiuto se il prezzo di vendita supera i 60 mila euro. Un nuovo bonus di 2.000 euro viene aggiunto per l'acquisto di veicoli ibridi plug-in con oltre 50 chilometri di autonomia in modalità completamente elettrica e che costano meno di 50.000 euro. 

La misura supporta opportunamente nuovi modelli di Renault (Captur, Mégane) e in particolare di PSA (Peugeot 3008, 508, Citroën C5 Aircross). Inoltre, il piano di distribuzione delle stazioni di ricarica, che è in ritardo, è accelerato grazie all'iniezione di decine diverse di milioni di euro aggiuntivi, che ne consente la realizzazione tra 35.000 e 40.000 nuovi entro la fine di quest'anno. Ed entro il 2021 le centraline di erogazione dovranno toccare i 100.000 terminali, un anno prima rispetto a quanto previsto nel progetto È previsto anche un fondo comune per agevolare le proprietà multiple.

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