Napoli, scoperta rara chiesa medievale in uno scavo clandestino

- di: Barbara Bizzarri
 

Un blitz del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli ha interrotto uno scavo abusivo in pieno centro della città nella vestigia di una rara chiesa medievale databile all’XI secolo, sita a circa 8 metri di profondità dal livello stradale, dove un imprenditore, attualmente indagato, sfruttando dei locali terranei nella sua disponibilità, ha eseguito lavori clandestini volti a individuare e trarre profitto da realtà archeologiche nel sottosuolo. I carabinieri del Tpc hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro emesso dall’Autorità Giudiziaria ponendo i sigilli agli ambienti sotterranei dell’antica struttura religiosa: l’imprenditore è accusato di scavo clandestino, saccheggio e distruzione di aree archeologiche.

Napoli, scoperta rara chiesa medievale in uno scavo clandestino

La chiesa, di cui è attualmente visibile un'abside semicircolare affrescata, in discreto stato di conservazione, sulla quale è parzialmente identificabile l'iconografia del Cristo in trono ed una iscrizione dedicatoria in parte già decifrata e parte della pavimentazione in lastre di marmo, costituisce un raro esempio di arte medievale, la cui decorazione riscontra delle similitudini con il vicino Sacello di Sant'Aspreno e si aggiunge alle poche testimonianze pittoriche del periodo su suolo nazionale. Nel corso delle attività investigative che, nel solco dei protocolli di intesa stipulati tra la Soprintendenza e la Procura, si sono avvalse delle competenze e del concreto contributo tecnico e operativo della Soprintendenza Archeologica alle Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, sono stati ispezionati numerosi locali di proprietà dell'imprenditore nel centro storico di Napoli, sottoponendo a sequestro anche altri cunicoli sotterranei oggetto di scavi clandestini, pertinenti alle fondamenta di un palazzo settecentesco vincolato quale bene culturale di particolare interesse storico-artistico.

All'imprenditore napoletano sono stati inoltre sequestrati circa 10mila frammenti ceramici di epoca romana e medievale, probabilmente provenienti dal settore suburbano dell'antica città di Neapolis, riconducibili anche ad altre aree non esplorate nel corso delle attività investigative. Sequestrati anche 453 reperti archeologici integri di epoca romana, tra cui crateri a figure rosse, anfore, lucerne, pipe in terracotta e monete di epoca romana e medievale.

Il materiale recuperato e l'intera area sotterranea in sequestro saranno oggetto di ulteriori indagini ed approfondimenti scientifici in un progetto congiunto con la Soprintendenza Archeologica della città di Napoli per consentire la messa in sicurezza dei locali, la loro tutela e la conseguente valorizzazione.
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