Adieu, monsieur Vidocq: è morto Claude Brasseur

- di: Jean Aroche
 
Se ne andato a 84 anni Claude Brasseur, uno dei più noti attori francesi che in Italia ebbe momenti di grande popolarità quando, per il piccolo schermo, interpretò negli anni '70 il personaggio di Eugène-François Vidocq, un criminale - realmente vissuto in Francia alla fine del '700 - poi diventato un investigatore.
Brassuer ha recitato in più di cento film, ma nonostante questo aveva sempre mantenuto un profilo riservato, dicendo che non gli piaceva parlare di se stesso, non ritenendolo "un argomento affascinante".

Ad annunciare la morte, oggi, è stata la sua agente, Elisabeth Tanner, che, annunciando che l'attore sarà tumulato accanto al padre, nel cimitero parigino di Père-Lachaise, ha specificato che l'attore non è morto per il Covid-19.
Nato a Neuilly-sur-Seine il 15 giugno 1936, è cresciuto circondato da celebrità, da Malraux, Jouvet, Sartre, Casarès sino ad Ernest Hemingway, che ne fu padrino. In collegio la strada di Claude Brasseur incrocia quella di altri personaggi che diventeranno famosi, come Philippe Noiret, Jean-Jacques Debout e Jacques Mesrine.

Lasciata preso la scuola, cominciò a fare il giornalista per Paris Match, come assistente del fotografo Walter Carone. Mentre stava intervistando Elvire Popesco, regina del boulevard, l'artista gli disse una frase che cambiò la vita del futuro attore: "Non puoi restare un giornalista con un nome del genere. Devi essere un attore!".

Appassionato di sport, ne praticò parecchi, come il ciclismo (si allenò anche con Stephen Roche, vincitore di un Tour de France), il bob (vincendo due titoli nazionali), l'automobilismo (fu copilota di Jacky Ickx con cui vinse l'edizione del 1983 della Parigi-Dakar) ed il calcio (giocando con la nazionale degli artisti francesi).

Nel corso della sua carriera ha spaziato tra molti stili e settori della recitazione. E' stato Rouletabille, ne ''Il mistero della camera gialla" di di Jean Kerchbron; Vidocq, per 13 puntate e due stagioni, sotto la regia di Marcel Bluwal; Sganarello nel "Don Giovanni", in una edizione per la televisione con Michel Piccoli in television. E tanti altri ancorora passando ma Maupassant a Molière.
Ha vinto anche due César.
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